Serie A Tim, 11a Giornata: Napoli-Catania, in casa dell’avversario

Neanche il tempo di gioire per il successo esterno a Firenze ed ecco che l’undicesima giornata di campionato manda il Napoli nuovamente in campo tre giorni dopo per un altro anticipo: sabato alle 20.45  al San Paolo arriverà il Catania. In panchina mister De Canio, non nuovo, da buon ex, ad aver giocato un brutto scherzetto agli azzurri, l’ultima volta a gennaio 2012 alla guida del Genoa grazie anche ad uno scatenato Palacio. Allora il tecnico materano era subentrato a Malesani, poco più di 10 giorni fa ha invece preso il posto di Maran, esonerato dopo la sconfitta degli etnei a Cagliari, la quinta di questo campionato, per un totale di solo 5 punti accumulati. Non è partito benissimo De Canio al quale, dopo lo 0-0 rimediato al “Massimino” contro il Sassuolo, è toccato incontrare la Juventus che ha rifilato ai rossazzurri un impietoso 4-0 proprio nel turno infrasettimanale di ieri sera e la posizione di classifica è tutt’altro che confortante, con quel penultimo posto occupato in condominio con il Sassuolo. E poco confortanti sono anche i dati che arrivano dall’infermeria:  indisponibili per la trasferta a Napoli ben 11 giocatori. L’ultimo della lista è Rolin, ha rimediato un trauma distorsivo alla caviglia sinistra nella gara contro i bianconeri, costata cara soprattutto a Bergessio: frattura del perone e addio Fuorigrotta. Il presidente Pulvirenti è andato su tutte le furie adoperando parole molto dure per l’intervento di Chiellini, responsabile dell’infortunio dell’attaccante argentino: “… di una violenza inaudita, spocchioso,  vigliacco…”. Le scuse del difensore bianconero, prontamente accettate, sono arrivate via Twitter “Mi dispiace davvero tanto, ero certo di prendere il pallone”, e curiosamente sullo stesso social network dallo stesso Bergessio è stata postata la lastra che ritrae il suo osso fratturato, un messaggio accompagna la foto: “due mesi fuori… grazie per gli auguri e scusate per la sconfitta…”. Qualche giorno fa si è fermato Plasil per aver giocato contro il Sassuolo pur avendo un problema all’adduttore (lesione di secondo grado), mentre Barrientos, caro amico del Pocho Lavezzi, si ritrova una frattura ad una vertebra lombare e sarà costretto a stare fermo per un mese. Completano la lista degli infortunati Bellusci, Monzon, Peruzzi, Boateng, Cabalceta e Spolli, “el Flaco” (stesso soprannome di Fernandez) dato più volte nelle mire della dirigenza azzurra. Completa la lista degli indisponibili lo squalificato Guarente in virtù dell’espulsione di ieri.

Uomini contati per De Canio che deve far fronte anche ai problemi psicologici scaturiti dalle concomitanze negative tra risultati ed infortuni. La squadra è rimasta a Torino per allenarsi in vista della trasferta di Napoli e partirà per la Campania solo nel pomeriggio di domani, venerdì. Presumibilmente il tecnico materano potrà utilizzare Izco, Almiron (espulso dopo soli 2 minuti di gioco nella gara del Massimino un anno fa per un fallaccio su Cavani) e Tachtsidis, mentre in attacco si profila l’impiego di Maxi Lopez;  il biondo argentino (l’ennesimo) all’inizio del suo girovagare in serie A tra Milan e Sampdoria, a gennaio del 2011 fu dato davvero per vicino a vestire la maglia azzurra in qualità di vice-Cavani. In panchina, ma potrebbe anche scendere in campo dal primo minuto, un giovanissimo croato, omonimo del tecnico della Lazio, ossia Petkovic ma che di nome fa Bruno ed è la punta  titolare della Nazionale Under 21 del suo Paese, la stessa di Josip Radosevic; chissà se questo derby slavo potrà concretizzarsi oltre che delinearsi solo immaginariamente. Il ragazzo ha ben impressionato De Canio che ne ha elogiato le doti pur nell’amaro dopopartita con la Juventus. Il tecnico fa di proverbiale necessità virtù e predica massima umiltà, mista a coraggio e serenità per poter dare sempre il massimo. “A Napoli è  difficile ma guardo agli aspetti positivi, basta poco: determinazione, attenzione e un pizzico di fortuna”. Sulla componente buona sorte Legrottaglie la pensa allo stesso modo: “Siamo tartassati in campo e non, c’è una tempesta e in questi casi gli uomini veri devono saper venire fuori”. Sicuramente ci sarà l’abbraccio tra le due tifoserie, nell’ottica di uno splendido rapporto che già ha fruttato agli azzurri  da parte del Borussia Dortmund una mano tesa per una nuova amicizia tra fan. Speriamo.

Maria Villani

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