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Napoli-Catania 2-1, le pagelle del Mattino: Callejon show, Behrami diga insuperabile, Higuain poco fortunato

Reina 6: Ordinaria amministrazione, nulla di più, nulla di meno. Imparabile il tiro di Castro. Vede sfilare via un paio di palloni pericolosi, sia sulla sua destra che sulla sua sinistra. La sua presenza dà comunque sicurezza a tutti i compagni di reparto soprattutto nei momenti di maggiore apprensione.

Mesto s.v.:In campo solo sei minuti, ingiudicabile. Prende un colpo duro in un contrasto, non riesce più a poggiare la gamba a terra ed è costretto ad uscire per infortunio. Un’assenza pesante soprattutto in questa fase dove le assenze in difesa sono già numerose viste le indisponibilità di Britos e Zuniga.

Fernandez 5.5: Qualche leggera sbavatura per l’argentino, sia negli anticipi che nelle chiusure. Stavolta gli spazi sono un po’ più larghi e soffre un po’. Nulla di preoccupante, il difensore è recuperato soprattutto a livello mentale grazie al lavoro di Rafa e si fa valere di testa nelle mischie finali.

Albiol 6: Stavolta è costretto realmente a dover fare gli straordinari. E in mezzo a tanti interventi decisivi, sia di testa che di piede, si concede anche qualche mezza incertezza, come nell’azione del gol del Catania quando si fa tagliare fuori dal colpo di tacco di Maxi Lopez. Apporto nel complesso come sempre positivo.

Armero 6: In ritardo la sua chiusura su Castro nell’azione del gol del Catania. Più preciso rispetto al solito nei cross e attento nella copertura della zona anche se la fase difensiva non è esattamente il suo forte. Però è in crescita di rendimento e sta trovando maggiore sicurezza, sarà indispensabile fino al rientro di Zuniga.

Dzemaili 5.5: Lo svizzero in fase di non possesso soffre sempre un po’ troppo e di conseguenza soffre la squadra. Abile a lanciarsi negli spazi, meno però nel giro palla, buona corsa e forza fisica, dovrebbe essere più essenziale e garantire maggiore filtro a centrocampo, di palloni ne recupera davvero pochi. Però lotta fino alla fine.

Behrami 7: Un mostro lo svizzero, un leone, insuperabile, lotta su ogni pallone con energia, forza e grinta. Il vero leader del Napoli è lui: Behrami uno di noi urlano le curve. È lui il simbolo del Napoli che vuole vincere e non molla mai. Sì, perché per vincere ci vogliono elementi come lui. Qualche dubbio sul suo intervento in area su Castro.

Callejon 7: Lo spagnolo attraversa un momento magico. Il primo tiro lo mette all’incrocio, una rete bellissima, la sesta in campionato e la settima stagionale: il suo contributo all’economia dei successi del Napoli è stato fin qui assolutamente straordinario. Non solo la rete, anche assist e sacrificio difensivo.

Hamsik 6.5: Marek ritrova fiducia partita dopo partita. Questa rete servirà moltissimo al suo morale, un gol bello, importante e che mette in risalto la sua qualità migliore: l’inserimento ai limiti dell’area di rigore e la precisione nel tiro. Si mantiene al centro del gioco e senza Inler si nota ancora di più la sua presenza nel giro palla.

Insigne 6: Suo l’assist ad Hamsik, altre giocate interessanti anche se non decisive. Più essenziale rispetto al Torino, si sacrifica anche nel lavoro sporco e rincorre gli avversari in fase di non possesso. Certo, non ha la brillantezza dei giorni migliori e si nota perché non riesce ad andare via con disinvoltura nell’uno contro uno.

Higuain 6.5: Non trova il gol però ci prova in tutti i modi e gli manca sicuramente un pizzico di fortuna: un paio di palloni escono di un soffio e altre volte Andujar è strepitoso nelle risposte. In crescita anche da un punto di vista atletico, un buon segnale in vista delle due sfide decisive contro Marsiglia in Champions e Juve in campionato.

Uvini 5.5: Il giovane brasiliano all’inizio è spaesato: ha difficoltà a trovare la posizione giusta e gestisce il pallone con preoccupazione. Poi cresce con il passare dei minuti e va anche più deciso nei contrasti. Errori veri e propri non ne commette però dal suo lato non trasmette un senso di sicurezza.

Zapata s.v.: Preferisce l’assist al tiro, in campo nel finale per far rifiatare Higuain. Stavolta però non gli riesce una magia come a Marsiglia. Comunque è un’alternativa importante in attacco soprattutto per quelle che sono le sue caratteristiche, diverse da tutti quanti le altre punte in organico. Il colombiano fisicamente è prestante.

Benitez 7: Terza vittoria in campionato in sei giorni, quarta consecutiva con quella in Champions a Marsiglia: cancellato definitivamente il ko contro la Roma. Una partenza record questa del Napoli in campionato, mai così forti gli azzurri dopo 11 giornate. La squadra ha una sua identità ben precisa dopo soli tre mesi di lavoro, un grande merito di Rafa. Contro il Catania il Napoli non è brillantissimo ma crea un’infinità di palle gol anche soffrendo un po’ troppo in difesa.

Fonte: Il Mattino

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