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Napoli Carpisa Yamamay: Benvenuti a Napoli

Incuriosito dal successo mediatico che la società partenopea ha raggiunto con la prima edizione della Coppa Città di Napoli e il gemellaggio con la squadra francese del Paris Saint Germain che ha persino interessato Rai e Mediaset, ho contattato per un’intervista il Direttore Generale Italo Palmieri che vi propongo per far conoscere a tutti gli sportivi e addetti ai lavori la strada che la Carpisa Napoli sta percorrendo per promuovere il calcio femminile e coinvolgere la simpatia e la condivisione di tutti gli sportivi napoletani.

Dopo una grande stagione in A2 e la soddisfazione di arrivare alla Finale di Coppa Italia poi persa con onore contro il Brescia siete approdati alla Serie A. Con quale spirito avete affrontato questo impegno?
“Sapevamo che non sarebbe stato facile. Per questo motivo abbiamo cercato di allestire una squadra con 8-9 elementi in rosa nuovi,quasi tutti con esperienza nella massima serie. Noi venivamo da una serie incredibile di successi. 17 mesi senza perdere una partita è qualcosa di importante. Abbiamo ottenuto un record assoluto di squadra, non superato anche in tanti altri sport di squadra. Sapevo che avremmo pagato dazio”.

All’inizio stagione vi sarete posti degli obiettivi da raggiungere ci può dire quali sono per voi quelli principali?
“Vogliamo raggiungere una comoda salvezza e magari toglierci qualche soddisfazione nel corso del torneo. La squadra a mio giudizio è ottima in ogni reparto,purtroppo questo inizio di stagione è stato segnato da troppi infortuni e da un calendario non agevole. Nelle prime tre trasferte abbiano affrontato Torres, Brescia e Mozzanica. Fare risultato contro queste formazioni sul loro terreno non era facile. E in queste gare eravamo senza 4-5 titolari, in primis Penelope Riboldi, un elemento su cui avevamo puntato molto, anche perche’ si adatta alla grande al modulo di Marino, ma che purtroppo si è infortunata in Coppa Italia ai crociati. Comunque sono fiducioso, nelle ultime gare stiamo man mano sempre più imponendo il nostro gioco e solo per sfortuna non siamo riusciti a vincere qualche partita in più, soprattutto in casa”.

In casa giocate in un bellissimo impianto “il COLLANA” il secondo stadio di Napoli. Come sta rispondendo il pubblico?
“Quando mi sono avvicinato al calcio femminile 7- 8 anni fa mi sono posto come obiettivo quello di riuscire a far si che queste ragazze , che tanto impegno e sacrifici profondono , riuscissero ad avere una cornice degna del loro valore. Con la serie A è arrivato anche il Collana. La partita con il Paris Saint German è servita a farci conoscere ancor più, ed è davvero bello vedere circa 600-700 persone seguirci stabilmente ogni sabato. L’ingresso è gratuito, la temperatura spesso gradevole, e così le gradinate settimana dopo settimana si affollano sempre più di appassionati, donne, bambini, famiglie intere. Un vero spettacolo. Piuttosto dispiace che tutti questi sforzi, rivolti soprattutto a far crescere e conoscere il calcio femminile, siano talvolta non compresi ed accettati da tutti”.

E’ purtroppo vero, il Calcio Femminile in Italia non ha quella importanza che si riscontra in altri Paesi Europei, come pensa si possa uscire da questa situazione e quali le strade per far crescere il movimento?
“Significa che una volta per sempre l’intero movimento deve uscire fuori da un equivoco. Questa disciplina per fare i numeri di pubblico che si hanno in Germania, nel Nord Europa e negli Stati Uniti deve aprirsi il piu’ possibile . Non restare chiuso su se stesso. Due le cose da fare:
1) allargare il piu’ possibile la base con la creazione di scuole calcio e settori giovanili;
2) coinvolgere prima, durante e dopo le partite il numero piu’ grande possibile di persone;
Noi al Collana organizziamo un evento per ogni gara. Andiamo durante la settimana nelle scuole, affiggiamo locandine, manifesti, distribuiamo inviti e flys per strada nei giorni precedenti, La Radio Ufficiale del Napoli e diverse tv locali, insieme ai principali giornali e ai siti di calcio parlano di noi dal lunedi’ al sabato. Un lavoro oculato che si concretizza il giorno della partita con la presenza di 50-60 persone, regolamente accreditate, che fanno il loro lavoro educatamente. Chiediamo quindi a tutte le squadre ospiti una maggior comprensione e un po’ di pazienza, noi siamo convinti che questa sia la strada giusta per portare il maggior numero di persone allo stadio, grazie alla collaborazione dei media che ci permettono di dare una maggior visibilità al Calcio femminile .
In effetti sabato insieme agli oltre 800 spettatori sulle tribune a bordo campo c’erano fotografi (una decina), operatori tv (cinque emittenti), la radio ufficiale (radio Marte con tre giornalisti) uno speaker, – Daniel “Decibel” Bellini, famosa voce del San Paolo – raccattapalle, stuart, tecnici audio e video. Abbiamo organizzato il solito spettacolo di intrattenimento per il pubblico, come avviene in tanti stadi esteri, con le danzatrici del ventre, pattinaggio artistico, cabarettisti e qualche professore di scuola, che dopo averci ospitato nella sua scuola per promuovere il calcio femminile, è stato premiato insieme a tre tifosi di Radio Marte con una maglietta ufficiale della nostra squadra firmata da tutte le calciatrici. Piu’ o meno le stesse persone che normalmente si notano quando andiamo allo stadio o comodamente seduti su una poltrona a casa vediamo una partita a sky o mediaset del campionato maschile di calcio. Nessuno dei presenti ha condizionato alcuna calciatrice avversaria, nessuno ha protestato verso l’arbitro. Ci tengo nuovamente a specificare che le persone ai margini del campo sono tutte munite di regolare autorizzazione e noi dirigenti assicuriamo la nostra attenzione perché tutto avvenga sui binari della massima correttezza da parte di tutti i presenti.
Insomma, se dobbiamo lasciare il calcio femminile tra quattro gatti su campi semideserti e pubblico assente, è una strada che non ci interessa”.

Un attacco duro questo…
“Si è venuto il momento di uscire allo scoperto. A Napoli esiste solo il Napoli calcio e basta. Eppure ci sono tante realtà sportive importanti come la nostra. Noi desideriamo che il pubblico segua con maggior attenzione il Calcio femminile e venga alla Stadio con gioia e passione a divertirsi e passare un bel pomeriggio di puro sport e divertimento con tutta la famiglia. Se non facciamo gruppo e cartello non andiamo da nessuna parte. Mai come in questo momento possiamo contare su una amministrazione comunale attenta ai problemi dei cosiddetti “figli di un dio minore” sportivamente parlando. Soldi non ce ne sono, pero’ e’ ora che vengano presi in considerazione le eccellenze e chi lavora per passione e per lo sport. Rimettendoci tempo e danari. Questo riguarda il nostro territorio. Per quanto riguarda poi la considerazione su scala nazionale spero che le altre società ci seguino su questa strada e ci sia un’unione d’intenti da parte di tutti i Presidenti per cercare di migliorare questo nostro sport. Noi come Società Carpisa Napoli crediamo che la strada che abbiamo intrapreso sia quella giusta, migliorabile certo con l’esperienza che andiamo acquisendo settimana dopo settimana, ma giusta, convinti che tutto quello che stiamo facendo darà sicuramente a tutti noi, delle grandi soddisfazioni”!

Mario Merati per “Calciodonne.it”

La Redazione

A.S.

 

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