Se la Juve ritroverà in anticipo Vidal e Caceres, il Napoli potrà avere a disposizione sia Pandev (squalificato per la gara con la Serbia) che Zuniga (esentato dall’amichevole con il Camerun. Così anche Mazzarri potrà allenare due dei titolari già a inizio settimana.
PANDEV – «Mister, rientro lunedì, non prenderò parte alla gara con la Serbia perché sarò squalificato». Pandev ha voluto comunicare a Mazzarri che sarebbe tornato prima del previsto. Venerdì sera, infatti, era stato ammonito nei minuti finali con la Croazia e giacchè era in diffida, gli scatterà automaticamente il turno di stop. Non può essere quindi impiegato nella sfida con la Serbia di martedì, sempre in programma a Skopie. Figurarsi la soddisfazione del tecnico. «Bene, ti aspettiamo a braccia aperte» , avrebbe risposto il tecnico del Napoli. Del resto, cos’altro poteva dire? Mazzarri non aspettava altro. Avere a disposizione il macedone con tre giorni di anticipo nella settimana che precede la sfida con la Juve, voleva dire tanto per lui. Pandev è uno di quelle pedine da addestrare perbene. Una pedina a cui assegnare compiti tattici particolari: disturbare a monte le loro fonti di gioco; smistare subito il pallone ad Hamsik o Cavani per innescare le ripartenze; trattenere la sfera in taluni momenti per far salire la squadra. Mazzarri ha tirato così il primo sospiro di sollievo, anche se a Pandev sarebbero bastate due ore di volo per rientrare a Capodichino nella giornata di mercoledì. Ma è pur sempre un vantaggio avergli risparmiato la seconda partita in cinque giorni. Ed è tantissimo per il tecnico poter preparare fisicamente e mentalmente l’ex interista dal lunedì al sabato mattina. Tra l’altro Pandev è uno di quelli che schiuma ancora rabbia dopo Pechino. Venne espulso mentre il Napoli era in vantaggio e dovette saltare anche le prime due gare di campionato. Un cartellino rosso estratto dall’arbitro Mazzoleni su segnalazione di uno dei suoi assistenti che colse un labiale di protesta così offensivo da richiedere l’espulsione. «A Pechino è stata giocata una Supercoppa fasulla – ha dichiarato l’attaccante dal ritiro con la Macedonia – perchè non dissi nulla di offensivo al guardalinee. Di una cosa si può essere certi: sabato a Torino terrò la bocca cucita. Anzi, non volterò neanche lo sguardo se dovessi subire un fallo. Ormai ho capito come si deve giocare contro la Juve a cui ho segnato già tre volte da quando gioco nel Napoli (2 in campionato ed 1 in Supercoppa). Giocheremo senza paura e cercheremo di vendicare la partita dell’11 agosto che sappiamo tutti come andò a finire». E’ rabbia vera quella che cova dentro Goran Pandev. Ma dovrà anche tenerla a bada dal momento che l’eccessiva foga gli ha tirato un brutto scherzo venerdì sera.
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