L’IMPREVISTO. Nonostante lo slittamento di mezz’ora dell’orario d’inizio della gara, voluto espressamente da De Laurentiis, moltissimi napoletani si erano dovuti accontentare della radiocronaca della partita, perlomeno del primo tempo. Colpa di un traffico congestionato al di là di ogni immaginazione: tangenziale praticamente inaccessibile, centro città off limits, periferie ingolfate anche per lo shoppping natalizio. Altri invece si sono radunati in locali pubblici, ristoranti, pub, bar, e persino in negozi forniti di tv, per seguire tutti insieme la sfida di sempre.
DISPERAZIONE. Quando Tevez ha portato in vantaggio la Juve, la città era ancora paralizzata dal traffico, come tagliata in due. Improvvisamente è calato il silenzio, interrotto dalle accuse a Koulibaly ed Albiol, nonchè a David Lopez, responsabili del vantaggio bianconero.
IMPRECAZIONI. Tantissime imprecazioni. Le prime quando il pallone calciato da Hamsik è stato deviato, terminando sul palo; le seconde, ad una parata di Buffon su una conclusione di Higuain; e nella ripresa quando Callejon ha sciupato una ghiotta palla gol e poi dopo quella magia del Pipita con il pallone che andava a sbattere sul palo mentre le urla dei tifosi superavano ogni limite. Disapprovata, quindi, la sostituzione di Hamsik.
DELIRIO. Quando ha realizzato i due gol Higuain e soprattutto nel finale al rigore di Padoin a Napoli è successo di tutto. Poi invasione delle strade del centri per un happening da notte di Capodanno che solo il Napoli di Benitez avrebbe potuto regalare: discontinuo ma capace di tutto nella singola partita.
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