Mazzarri lo ha detto in conferenza: il rischio è quello di sottovalutare una gara che si presenta alla portata. Il calendario per il Napoli non è proibitivo di qui alla fine (ultimi ostacoli impegnativi Inter e Roma), pertanto occorre dare il massimo anche nelle partite meno altisonanti. Napoli-Cagliari è una di queste, con i sardi già salvi e senza velleità europee: quindi, senza necessità urgente di punti. Ma questa è un’arma a doppio taglio, perché se è vero che i rossoblù non avranno ragione di mettere l’anima in campo, è anche vero che giocare senza pressioni spesso è un vantaggio.
Pulga e Lopez, però, dovranno fare a meno di quattro elementi: Pinilla e Conti, squalificati, sono assenze importanti, non di meno Cossu, ai box per guai muscolari; in difesa out Pisano, anche lui infortunato. A centrocampo, pur senza il loro capitano, gli isolani potranno contare sul valore di Nainggolan. Il trio d’attacco cagliaritano, temibile anche senza Cossu e Pinilla, sarà composto da Thiago Ribeiro, Ibarbo e Sau. Proprio la velocità di quest’ultimo sarà un problema per i padroni di casa, vista anche l’assenza di Campagnaro per squalifica.
Senza l’argentino, Mazzarri pare intenzionato a schierare Gamberini e non Grava, sebbene in questo modo il terzetto difensivo azzurro resterebbe privo di elementi veloci, utili a marcare, come detto, Sau. Anche Ibarbo non scherza con le sue lunghe leve, ma per fisico e potenza Britos gli assomiglia (forse non per lo scatto, tuttavia). Turno di squalifica anche per De Sanctis, sostituito da Rosati. Nella cornice del 3-5-1-1, riproposto nelle ultime gare, non ci saranno altre novità oltre le assenze menzionate: l’unico a rischiare il posto è Maggio, poco brillante ultimamente, insidiato da Armero che invece è apparso in discreta forma atletica.
Queste le probabili formazioni:
Ammesso che il Napoli non si concederà distrazioni o rilassamenti, il Cagliari è avversario in ogni caso rispettabile: parla da sé l’ultima uscita in cui i sardi hanno battuto a Trieste l’Inter, con un secco 2-0. Se la difesa del Cagliari non è impenetrabile e il centrocampo senza Conti perde un po’ di spessore, Cannavaro e compagni dovranno invece tenere gli occhi spalancati e le gambe reattive per non perdersi i veloci attaccanti rossoblù.
Un altro problema possibile sarà l’atteggiamento tattico: il Cagliari non verrà a fare la partita né a scoprirsi, e il Napoli, si sa, soffre le squadre chiuse e attendiste. Ma quest’anno Hamsik e colleghi di reparto, anche se a corrente alternata, hanno mostrato di essere capaci anche di comandare il possesso palla e imbastire azioni manovrate, senza doversi necessariamente affidare alle ripartenze. L’importante è che domenica sia una di quelle giornate in cui questi meccanismi funzionino al meglio.
A cura di Lorenzo Licciardi
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro