Alla sua prima violenta accelerazione centrale s’è scatenato un uragano di applausi. Al primo gol,con un tiro in diagonale dopo uno scambio con Insigne(minuto 39 pt), il consenso è diventato un’ovazione. E all’inizio della ripresa,quando si è avventato su un pallone schizzato via e ha puntato deciso verso la porta avversaria,è stato sommerso dall’inequivocabile boato che lo arruola in servizio permanente effettivo fra gli idoli della tifoseria.Con quei capelli da eterno ragazzino,Hamsik dà un tono a un’amichevole piena di gambe imballate, tiri stonati e tentativi un po’così.Un amichevole piena di sussulti solitari che finisce 2-0(la seconda rete è un eurogol di Dumitru a inizio ripresa) con qualche beccheggio difensivo di troppo che però è cosa naturale visto che Britos ha giocato fuori posto (sulla fascia) e la coppia difensiva di centrali (Luperto-Koulibaly)è una di quelle che insieme non giocherà mai più negli anni a venire. Insomma, tempo di test e di prove tecniche.D’altronde è un Napoli alleggerito dalle assenze(in teoria sei titolari in campo)con una squadra che ha provato a fare di rapidità virtù.Quartetto offensivo Leggero e tarantolato (Zapata è l’unico che non sarà titolare) fa già intravedere il Napoli che verrà.Scambi in un fazzoletto, agilità,vorticoso mulinar di gambette fino all’imbucata per chi taglia da dietro e piomba in area.Nei primi 45′,a parte il golletto di Hamsik,il Napoli va al tiro almeno altre cinque volte con Zapata, Insigne e anche con Callejon.Inutile soffermarsi sul modulo:Rafa-che ha macinato decine di fogli di appunti – non lo ha cambiato neppure per mezzo minuto.È partito col 4-2-3-1 e lo ha portato avanti fino all’ultimo secondo.Lucidità. È mancata sotto rete, anche se poi Branduani, portiere dei bresciani,para davvero tutto.Michu all’esordio nella ripresa è allegro e ben disposto.Koulibaly,piazzato come centrale di destra ha l’animo lieve e le giocate da esibizione per trovare confidenza con un gruppo che pare già piacergli molto.È tra i più incisivi e si candida a un ruolo importante, se avrà la continuità che tutti si attendono.Più convinto. Il Napoli ha ancora il cellophane nelle gambe:ha cominciato a lavorare il 10 luglio,per forza di cose le saette ancora non si vedono. Colui nel quale si vedono meno è Callejon, ancora troppo zavorrato dal lavoro prima a Castelvolturno e ora a Dimaro.Altra nota negativa (ma più per il poco lavoro),Insigne:schierato alto a sinistra nei tre dietro Zapata, fatica a trovare spazi di manovra, corsa, direttive giuste.Nessun dramma,sia chiaro.Mediana stitica. Senza Inler, Dzemaili, e Behrami,con Romano play basso,Benitez presenta la sua tradizionale linea a due. La gara si gioca perennemente nella metà campo del Feralpi Salò. I varchi sono pochi e per altro il tecnico Scienza, ex del Campania Puteolana negli anni’80, li chiude anche bene. Per scardinare questo bunker, l’unica soluzione sarebbe alzare il ritmo,ma Jorginho non ha ancora la gamba veronese e le idee latitano un po’.Morale:stallo e bonaccia.Esordio. Arriva poi il momento di vedere all’opera Michu.Rafone lo schiera con Pandev. Il macedone e lo spagnolo si alternano: una volta tocca a Goran fare la prima punta,un’altra allo spagnolo. Michu,visto il fisico da granatiere di Sardegna che si ritrova sembra quasi difficile da immaginare come trequartista.Eppure è così che gioca gran parte dell’amichevole. Sfiorando anche il gol.
Fonte: Il Mattino
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro