Vai Napoli, l’Europa ti guarda. Per capire se davvero la squadra che tutti conoscevano soltanto per i successi nei sette anni d’oro di Maradona sta diventando di nuovo grande. Anzi, ancora più grande, perché in Coppa dei Campioni il Napoli di Diego si fermò agli ottavi, battuto ai rigori dallo Spartak Mosca. Era il 1991. Altri tempi, allora non esisteva il girone di qualificazione e si andava avanti con le eliminazioni dirette.
Il Napoli di Mazzarri il suo capolavoro lo ha già compiuto superando il «gruppo della morte» con Bayern Monaco, Manchester City e Villarreal. A guardarlo adesso, non è stato l’inferno, a voler parafrasare Emma, ma alzi la mano chi il giorno del sorteggio non pensò che il Napoli avrebbe lottato tutt’al più per il posto ai sedicesimi dell’Europa League, traguardo già ottenuto la scorsa stagione. Invece, il Manchester City dello sceicco Mansour, guidata da Roberto Mancini, in lotta per la vittoria nella Premier League con i suoi celebrati campioni, ha dovuto piegarsi alla forza del Napoli, capace di pareggiare in Inghilterra e di vincere al San Paolo.
Ecco, il San Paolo: una bolgia infernale, lo definirono i media inglesi, a voler sottolineare la forza regalata al Napoli dal suo stadio, dai suoi fantastici tifosi. Quasi certamente questa sera ce ne saranno di meno rispetto alla partita con il Manchester City, a meno che nelle ultime ore non salga ancor di più la febbre Chelsea. L’aumento dei prezzi di alcuni settori è stato considerato eccessivo da molti, soprattutto da quanti allo stadio vanno con la famiglia. Ma l’entusiasmo per il Napoli sarà inalterato, perché come ha ben spiegato il tecnico del Chelsea Villas-Boas, alla sfida-verità per il suo futuro «non giochiamo contro una squadra, ma contro una città». E lui da vice di Mourinho nell’Inter la sconfitta al San Paolo l’ha già provata. È chiaro, però, che non si vince solo con l’appoggio incondizionato del pubblico. Il Napoli dovrà giocare una partita impeccabile, «perfetta» come si è solito dire in queste occasioni, con la determinazione di chi sa che può ottenere un risultato storico. Con la forza di chi sa di poter contare su un attacco strepitoso, che può far male con i suoi tre tenori Hamsik, Lavezzi e Cavani. Con la tranquillità di chi sa di non aver nulla da perdere, senza però sottovalutare un avversario sulla carta in crisi ma ricco di campioni. Vai Napoli, l’Europa ti guarda.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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