Napoli-Bologna “primo tempo”, se vogliamo immaginare come un film il doppio confronto che nell’arco di tre giorni vedrà opposti i partenopei ed i felsinei. Il Bologna approda al S. Paolo per la prima delle due serali, valevole per la 17esima giornata di campionato in una condizione di classifica non propriamente ottimale: a quota 15 a ridosso della zona a rischio. Una stagione iniziata in modo più difficile per gli emiliani rispetto ad un anno fa, con ben 9 sconfitte e sole 4 vittorie di cui l’ultima contro l’Atalanta, significativa per il valore della squadra bergamasca ed anche perché l’undici rossoblù è apparso in sensibile ripresa, confermata anche dal punto strappato alla Lazio, altra formazione di tutto rispetto.
Mister Pioli, al secondo anno sulla panchina bolognese è stato definito “la bestia nera di Mazzarri” perché a quanto pare nel diretto confronto tra i due il tecnico di S. Vincenzo non è mai riuscito a batterlo. L’ex difensore della Juventus deve fare i conti con una serie di problemi di formazione dovuti a defezioni tra i suoi uomini, alcune verificatesi proprio nella giornata di oggi, venerdì. Un attacco influenzale ha bloccato sia Cherubin che Abero; Acquafresca (dato da più parti tra i candidati ad essere il vice Cavani a gennaio) è fermo da fine ottobre per una lesione al bicipite femorale destro ed ha svolto lavoro differenziato seguito da terapie. Stesso trattamento anche per Perez, Natali, Lombardi e Gimenez mentre gli esami a cui si è sottoposto Pulzetti hanno evidenziato uno stiramento all’adduttore della coscia destra. Aggiungiamoci poi che Sorensen è stato appiedato dal giudice sportivo per un turno e il gioco è fatto, ma almeno Pioli potrà contare sul ritorno in difesa di Portanova che riprenderà posto e fascia di capitano, finora indossata temporaneamente da Diamanti, il “guastafeste della Champions” dello scorso maggio. E dopo la squalifica di 6 mesi ridotti a 4 per omessa denuncia, il difensore che fu nel Napoli un anno prima del fallimento avrà in consegna un cliente molto particolare: il Matador Cavani. Accanto a lui nella linea di difesa a 4 Antonsson e Morleo in luogo di Cherubin, mentre le ripetute noie muscolari di cui soffre un altro ex, Garics, alle dipendenze di Reja in azzurro dal 2006 al 2008, lo costringono a far posto ancora una volta a Motta, come da un po’ di tempo a questa parte. A supporto dell’unica punta Gilardino (del quale in estate pure si è parlato di un interesse da parte del Napoli) ecco Diamanti “il terribile” con Taider e l’ex atalantino Gabbiadini, che ad agosto alcune voci di mercato diedero vicinissimo agli azzurri per sostituire Vargas.
Ma attenti a considerare gli emiliani già domi! Se la formazione bolognese può infatti apparire più o meno rimaneggiata il suo spirito battagliero è sempre lo stesso, così come espresso da Motta che in conferenza stampa ha sostituito il febbricitante Cherubin. “A Napoli dobbiamo sfoderare una grande partita avendo fiducia nei nostri mezzi!” E ad attendere la gara con uno spirito particolare non saranno solo i bolognesi ma anche Britos, ex al contrario, assente un anno fa all’andata al S. Paolo come nello sfortunato ritorno al Dall’Ara per colpa del noiosissimo infortunio ad un piede rimediato a Barcellona in precampionato. “Sarò sempre grato alla società che mi ha portato nel calcio che conta e che sognavo da sempre”. L’uruguagio sta consolidando il suo posto al fianco di Gamberini e Cannavaro, in trepidazione, quest’ultimo, per il verdetto legato alla vicenda scommesse. Il capitano ha ricevuto la solidarietà ideale proprio dal team manager rossoblù Sanfelice oggetto delle stesse accuse mosse al difensore azzurro.
Pochi giorni fa è stato assegnato nella Hall of Fame a Firenze un riconoscimento alla memoria di Angelo Schiavio che a noi calciofili moderni dirà poco o nulla, ma che è stato in realtà un’autentica bandiera avendo vestito i colori rossoblù ininterrottamente dal 1922 al 1938 contando 364 presenze e 250 gol. Un campione a 360 gradi ed autentico esempio anche nel calcio moderno.
Maria Villani
