Terminata la pausa per il duplice appuntamento con la Nazionale italiana la terza giornata di questa nuova stagione propone il secondo anticipo per gli azzurri nella gara interna contro l’Atalanta alle 20.45 al S. Paolo. La sfida contro i bergamaschi da qualche anno si è un po’ tinta di napoletanità per la presenza in qualità di direttore generale di Pierpaolo Marino, nome indissolubilmente legato alla fondazione del Napoli di De Laurentiis nel 2004. E l’azzurro resta nel cuore di chi è stato tra gli artefici del primo scudetto nel 1987; lo si capisce da come ricorda i primi momenti dell’allora Napoli Soccer e il curioso aneddoto che lo portò a notare Marekiaro Hamsik in maniera del tutto fortuita. “Affronto il Napoli da avversario proprio nella settimana del nono anniversario!” – queste le parole del dirigente avellinese in un’intervista radiofonica rilasciata in settimana. Ora ci sarà ben poco spazio per i ricordi, però: c’è una salvezza da conquistare, questo almeno l’obiettivo dichiarato dalla dirigenza atalantina per quest’anno, obiettivo che dovrà necessariamente passare ancora una volta per i gol di Denis e i passaggi illuminanti di Cigarini. Eccoli i due azzurri di un tempo, scoperti e voluti proprio da a Napoli Pierpaolo Marino e poi portati con sé a Bergamo; scalpitano El Tanque e il Professore (nomignolo creato da Prandelli per il centrocampista emiliano) alla ricerca del classico dispettuccio degli ex, al S. Paolo per giunta. Benitez potrebbe osservare con particolare attenzione il regista bergamasco in vista di gennaio? Non è da escludersi, fatto sta che per lui, perno del centrocampo, fortemente voluto da Colantuono, questo è un anno importante per giocarsi le sue chances in Nazionale.
I due, dunque, saranno regolarmente in campo dal primo minuto; a dare grattacapi al tecnico romano sono invece le assenze di Bellini, Cazzola e Giorgi, non ancora recuperati dai loro infortuni e il ritorno tardivo di Yepes, riaggregatosi soltanto oggi al gruppo dopo gli impegni per le qualificazioni a Brasile 2014. Insieme a lui ecco rientrati anche Baselli (sull’Under 21 l’interesse anche di Bigon) e Livaja: si profila un doppio “derby” colombiano (Yepes-Zuniga) e croato (Livaja-Radosevic). Resta invece “scompagnato” Carmona, il castigatore di De Sanctis un anno fa, un gol pesante il suo che costò i tre punti agli uomini allenati allora da Mazzarri; Vargas è al Gremio e quindi niente duello cileno. In compenso ci sono i napoletani, uno su tutti Guglielmo Stendardo: pregusta già la sfida con Higuain e compagni l’avvocato della Serie A che ha lottato anche contro il suo stesso club pur di potersi laureare. L’arcigno difensore ha collezionato una sola presenza in azzurro, pur essendo cresciuto nelle giovanili, nell’ultima giornata del poco onorevole campionato 1997-98. Smaltito un infortunio rientra Migliaccio che farà il suo esordio in campionato; il centrocampista originario di Mugnano affrontò il Napoli un anno fa con la maglia di Palermo prima e Fiorentina poi nell’arco di una sola settimana. Il portiere Ciro Polito non è un nome ricorrente nella rosa della Dea, ma è anche lui partenopeo e sembra particolarmente legato al tema dell’infanzia avendo fondato una scuola calcio nel quartiere Arenaccia ed avendo partecipato proprio pochi giorni fa all’iniziativa dell’Ospedale “A merenda con lo sport”. Siederà in panchina il secondo di Consigli. L’estremo difensore nel 3-2 del marzo scorso a Fuorigrotta impressionò tutti con le sue parate e, oltre a dichiarare amore eterno alla città di Bergamo: “Ormai è casa mia”, si dice già pronto a sfoderare un’altra grande prestazione senza troppi timori reverenziali: “La qualità del Napoli è altissima, ma non vogliamo partire battuti, ci giocheremo le nostre carte.”. Chi rincara addirittura la dose parlando di possibile colpaccio sabato sulla scia della carica data dal successo contro il Torino è il terzino Del Grosso, ospite due giorni fa insieme all’attaccante De Luca (più cauto nelle sue esternazioni) del club Amici dell’Atalanta nel comune di Berbenno.
Infine un tocco di rosa accompagnerà la sfida di sabato: si tratta di una singolare iniziativa richiesta dalla società lombarda e prontamente autorizzata dalla Lega Calcio, i giocatori atalantini indosseranno una fascia di questo colore per rendere omaggio alla memoria di Eleonora Cantamessa, la dottoressa bergamasca che domenica scorsa ha perso la vita investita da un auto per soccorrere in strada un ferito di nazionalità indiana. Un atto di solidarietà per rendere onore ad un gesto di coraggio che sfida colori molto più seri di una semplice fede sportiva.
Maria Villani
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