Per ovvi motivi, il programma di viaggio è top-secret. Il blitz napoletano di Rafa Benitez è gestito totalmente dal presidente De Laurentiis, che ha curato nei dettagli ogni spostamento del nuovo tecnico nel suo primo week-end napoletano. Segnalato in arrivo da Liverpool (dove risiede con la famiglia), Benitez atterra oggi a Roma, incontrerà il presidente azzurro e poi insieme verso Napoli, prima destinazione il lungomare di via Partenope e uno dei suoi alberghi più lussuosi, a seguire trasferimento a Castelvolturno. Domani la presentazione alla stampa in pompa magna (annunciata in otto lingue, cinese compreso, da De Laurentiis sul suo profilo Twitter), poi due giorni di relax con bagno in barca all’ombra dei Faraglioni. Rafa arriverà in una giornata torrida e prenderà finalmente contatto con quella Napoli che non conosce ma che si è fatto raccontare dai napoletani, attraverso la descrizione dei luoghi più belli della città. «Mi piace studiare ogni cosa, approfondire gli argomenti che mi interessano o che fanno parte del mio lavoro»: Benitez giustifica così nella sua biografia la sete di sapere che ha, dal calcio alla vita di tutti i giorni. Due settimane fa chiese ai napoletani: mi indicate i dieci posti di Napoli da non perdere? I tifosi lo hanno travolto di email: Castel dell’Ovo, il Cristo velato, il Museo di Capodimonte e parecchi gli hanno suggerito il San Paolo. Benitez è un tipo molto attento alla comunicazione. Ma quella domanda rivolta ai nuovi tifosi è stata soprattutto una scorciatoia per entrare nei loro cuori, non per conquistarli da subito ma per conoscerli, presentarsi reciprocamente: «Cari napoletani, da oggi sono uno di voi e voglio vivere la città insieme a voi». Ci vorrà, forse, un po’ di tempo per trovare il feeling, la sintonia giusta. Non perché una delle due parti sia refrattaria alla reciproca conoscenza, anzi è facile immaginare Rafa andare in giro alla ricerca delle bellezze di Napoli o della pizza più prelibata da gustare (è uno dei suoi piatti preferiti pur non avendola mai mangiata a Napoli) ma il discorso è sempre quello dei risultati. Grande è l’attesa dei napoletani, che dopo due stagioni rimettono piede nella Champions senza Mazzarri e forse senza Cavani, il profeta dei cento gol. Ora c’è Benitez, che ha vinto scudetti, mondiale per club e la Champions a Istanbul, quando alla guida del Liverpool strappò la coppa dalle grandi orecchie al Milan rimontandolo da 0-3. Se ha vinto questo ed altro in carriera, vuol dire che con lui si può compiere anche quell’ultimo step che è mancato al suo predecessore in azzurro: portare a casa un trofeo prestigioso. Freme per conoscere gli azzurri, con Insigne ha già scambiato due messaggi, l’ultimo ieri: «Coraggio Lorenzo, sei forte, ti voglio così. Ti rifarai con il Napoli, vinceremo insieme». Lui, spagnolo, ha consolato così Insigne, travolto dalle Furie rosse nella finale under 21. Le presentazioni sono state ottime. Il resto lo scoprirà da sé, a cominciare da stasera quando con la moglie Montse metterà piede per la prima volta in città. Qualcosa gli avranno raccontato i collaboratori che compongono lo staff tecnico e che nei giorni scorsi sono stati a Napoli per visionare il centro sportivo di Castelvolturno, molto gli dirà Fabio Pecchia, il suo “secondo” che della città conosce vita e miracoli.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
S.D.
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