Il massimo con il minimo sforzo. ll Napoli in un colpo solo – con i gol del solito Cavani e nel recupero da Sosa – batte il Cesena, riscatta il k.o. di Verona e si porta a -3 dal Milan capolista. Al San Paolo alla squadra di Mazzarri, senza mai forzare tempi e ritmi, basta in pratica una zampata, la 18ª in campionato, del Matador uruguaiano per assicurarsi tre punti che servono per continuare a sognare senza limiti. Punti che coronano una prova diligente, in cui gli azzurri hanno concesso pochissimo ai romagnoli, davvero deludenti in fase offensiva e con Rosina ancorato in panchina per 80′. Il Napoli ha iniziato bene entrambi i tempi segnando due volte – nel caso del colpo di testa di Maggio l’arbitro non si è accorto della parata oltre la linea di porta di Antonioli -, poi è andato avanti a strattoni, evitando di andare a cercarsi guai scoprendosi.
- Il primo tempo comincia a ritmo serrato. Il Napoli ha fretta: di dimenticare la partitaccia con il Chievo, di rimediare mettendo sotto il Cesena. La rete arriva subito, a premiare gli sforzi della squadra di Mazzarri. Ed è una bellezza: la inizia Cribari, la imposta Hamsik, Maggio con un cross dalla destra la rifnisce per Cavani, che sottoporta, di sinistro, fa secco Pellegrino e segna l’1-0. È il 18° gol in questo campionato per il Matador. Inesorabile. Dopo la rete il ritmo cala. Perchè il Napoli perde quota, traccheggia, gestisce il risultato. Perchè il Cesena ci prova a rimediare la situazione, ma non punge più di tanto. Jimenez segna al primo tiro, ma è in evidente fuorigioco. Poco altro da segnalare: un paio di incursioni di Zuniga, molto attivo sulla sinistra, e la disinvoltura con cui la rinnovata difesa degli azzurri, questo pomeriggio con Santacroce e Cribari preferiti a Campagnaro e Cannavaro, tiene a bada Bogdani.
GOL FANTASMA E GOL VERO DI SOSA – La ripresa non è granchè. Il Napoli concede il bis: nel senso che parte di nuovo a mille, costruendo subito la migliore occasione per il 2-0. Si tratta di un classico gol fantasma: un colpo di testa di Maggio su cross di Lavezzi è parato da Antonioli probabilmente dentro la porta. L’arbitro Celi non batte ciglio, fa continuare a giocare nonostante le proteste dell’esterno destro di Mazzarri. Poi, però, accade poco altro. Il Napoli va a strappi, pericoloso con Aronica, il Cesena interpreta il “vorrei ma non posso”. La prima occasione arriva a pochi minuti dalla fine, quando Bogdani si sbarazza di Santacroce, ma di testa non trova la porta. Quella che inquadra per il 2-0 finale nel recupero il nuovo entrato Sosa, al primo gol col Napoli, raccogliendo un assist dell’altro nuovo entrato, e pure nuovo acquisto, Mascara. Il Napoli vince e continua a sognare.
Fonte Gazzetta dello sport
La Redazione
A.S.
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