L’emergenza difesa, la condizione atletica non al top. Due dei punti sui quali Benitez si starà probabilmente interrogando dopo la sconfitta di Roma. Fuori anche Britos, uno stop probabile di due-tre settimane, rischia di restare ai margini addirittura fino alla prossima sosta di campionato. Il difensore uruguaiano ha riportato una lussazione di secondo grado della clavicola destra per l’infortunio subito a Roma, questo l’esito della radiografia. Al difensore è stato applicato un tutore dal medico sociale De Nicola, domani sarà visitato a Roma, a Villa Stuart, dal professore Mariani e dal professore Castagna. Si verificherà la soluzione migliore per risolvere il problema e verranno stabiliti con maggiore esattezza i tempi di recupero. E domani, a Roma, Zuniga verrà operato al menisco, il colombiano resterà fuori una ventina di giorni, anche lui rientrerà dopo la sosta. Uomini contati in difesa per Benitez e poche soluzioni per la trasferta di Champions League a Marsiglia. La coppia centrale sarà formata da Albiol e Fernandez, da laterale sinistro rientrerà Armero. Cannavaro dopo la serataccia dell’Olimpico e il taglio rimediato in petto nell’azione del rigore su Borriello vive un momento sicuramente difficile a livello mentale. E al momento il napoletano è da considerare l’unico cambio per i centrali, come Mesto è l’unico per gli esterni. E poi il calo atletico. Il tecnico spagnolo dopo ogni partita, sia in caso di vittoria che di sconfitta, analizza con il suo staff tutte le cose che non hanno funzionato bene o comunque da migliorare. Ieri Benitez ha concesso una giornata di riposo agli azzurri: in campo solo con Higuain, Fernandez, Radosevic a Zapata. La metodologia di lavoro di Rafa prevede di far staccare la spina agli azzurri in presenza di impegni ravvicinati, come in questo caso con la partita di Champions League contro il Marsiglia già alle porte. Metodologia di allenamento che prevede l’ottanta per cento del lavoro atletico con la palla e il venti per cento senza palla. «Le preparazione atletica di Benitez è simile a quella di Montella o di Mourinho. La parte atletica effettuata soprattutto con il pallone dovrebbe assicurare ancora maggiore velocità perchè il giocatore si abitua a produrre lo sforzo atletico con l’attrezzo. Quindi, il parametro per valutare lo stato di brillantezza di una squadra non è sulla quantità o meno del lavoro con la palla o senza. Per quanto riguarda i giorni di riposo a metà settimana è una novità per il calcio italiano, credo che la valutazione di Benitez sia legata soprattutto all’aspetto mentale, all’esigenza di non far aumentare troppo lo stress», spiega Ferretto Ferretti, docente di metodologia di allenamento a Coverciano. Contro la Roma gli azzurri pur gestendo a lungo il possesso del pallone però non hanno mai cambiato passo: è mancato lo sprint, l’accelerazione nei momenti chiave della partita. All’Olimpico la squadra non è stata particolarmente reattiva, brillante dal punto di vista atletica, soprattutto negli un contro uno. Anche se non era facile cambiare marcia contro una squadra che si è difesa quasi tutta la partita con undici uomini dietro la linea della palla, come quella di Garcia. Ma Benitez ha preso appunti, li analizzerà con il suo staff per migliorare tutti gli aspetti. Martedì è già Champions.
Fonte: Il Mattino
