Brutto Napoli. Ancora una giornata nera della squadra di Benitez contro una piccola: solo un pari a Livorno. Persa l’occasione di poter avvicinare la Roma al secondo posto alla vigilia dello scontro diretto: il campionato riserva un’altra delusione, dopo il pari al San Paolo contro il Genoa e i tanti punti persi contro le formazioni di bassa classifica. Squadra piatta, spenta, poco pericolosa, incapace di effettuare i cambi di ritmo e di far valere la qualità tecnica nettamente superiore rispetto a quella del Livorno. L’assenza di Higuain si avverte in maniera pesantissima, l’attaccante argentino è il vero top player del Napoli: non solo il bomber ma anche il trascinatore. Già perchè senza di lui, tutti gli altri si perdono e ancora una volta Hamsik conferma di essere lontano dalla condizione migliore e di non brillare con questo tipo di gioco. L’unico sempre vivo, il migliore in campo Mertens, autore del gol del vantaggio su calcio di rigore, sotto tono tutti gli altri attaccanti. Poca veemenza, un possesso palla sterile e poi le solite disattenzioni difensive, clamorosa quella del gol del pari del Livorno, la quinta rimonta subita dagli azzurri. Primo tempo senza grandi sussulti. Il Napoli gestisce un possesso palla prolungato con Inler e Jorginho riferimento a centrocampo, ma non riesce ad accendersi negli ultimi venti metri. Il Livorno se ne sta rintanato dietro lasciando avanti il solo Paulinho e affidandosi alla ripartenze. Poche emozioni nella prima frazione e ritmo che si mantiene piuttosto basso: il pressing non è asfissiante nè da una parte, nè dall’altra e c’è tempo di ragionare nell’impostazione. Il Napoli torna in maglia azzurra al «Picchi», Rafa sostituisce gli squalificati Albiol e Higuain con Britos difensore centrale al fianco di Fernandez e Pandev prima punta. La partita la fa il Napoli che, però, non riesce a fare breccia nella difesa amaranto. Il primo brivido a Bardi lo fa correre Mbaye che per anticipare Hamsik colpisce la parte alta della traversa (11′). Poi una ventina di minuti piuttosto sterili, vivacizzati da qualche guizzo di Mertens e Callejon e da qualche idea di Hamsik. Il vantaggio azzurro arriva su rigore: spinta ingenua di Ceccherini su Pandev. Sul dischetto va Mertens che da vice rigorista scala posizioni su Pandev e Hamsik: il belga spiazza Bardi e segna il gol numero sei in campionato (31′ pt). Vantaggio piuttosto comodo, il Napoli arriva all’1-0 senza neanche spingere troppo sull’acceleratore. Eppure, come al solito, pure nelle situazioni di assoluto controllo del match, gli azzurri si addormentano in fase difensiva e regalano il gol del pari al Livorno. Mesbah trova ampia libertà sulla sinistra, scatta sul filo del fuorigioco e mette in mezzo: Mbaye arriva per primo sul cross basso, Reina non trattiene, Britos lo travolge e il pallone in maniera beffarda scivola in porta: autogol del portiere spagnolo (39′ st), quarta autorete stagionale del Napoli. Cambia poco nel secondo tempo, il Napoli incide poco, solo due tentativi con Hamsik e Mertens e rischia addirittura qualche cosa in più nelle ripartenze del Livorno. Rafa mette Insigne e Zapata, l’ultima palla gol sul piede del colombiano: errore da due metri. Serata da cancellare. Il Napoli brillante e vincente delle coppe ancora una volta stenta in campionato. E la Champions diretta resta lontana.
Fonte: Il Mattino
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