I forzati del pallone in maglia azzurra si preparano a tre settimane senza soste, senza un attimo di tregua, senza la possibilità di tirare il fiato. Il primo tour de force di una stagione che appare interminabile. Per i ben dodici nazionali che giocano nel Napoli che da domani si uniranno al gruppo a Castelvolturno in ordine sparso (i sudamericani faranno la loro apparizione solo giovedì) la striscia si allunga ulteriormente, toccando quota nove partite in poco meno di un mese perché loro, il 12 e il 16 ottobre dovranno di nuovo giocare per le qualificazioni ai mondiali del 2014. Tutto questo tra rientri rocamboleschi e notti in bianco.
Per tirare il fiato, i vari Maggio, Hamsik, Pandev e così via dicendo dovranno aspettare addirittura il 3 novembre, quando per la prima volta il calendario offrirà una tregua. Fino ad allora, si preparano a una partita ogni tre giorni. Mazzarri lo sa bene e sta per questo rodando al meglio il Napoli due, quello dei vari El Kaddouri, Mesto, Uvini. E scalda i motori a Edu Vargas e a Dossena, i due big pronti a scendere subito in pista per dar fiato a Cavani e Maggio. Sono giorni importanti, questi: perché il tecnico del Napoli deve prepararsi a fare un turnover praticamente già il prossimo giovedì, quando al San Paolo saranno ospiti gli svedesi dell’Aik.
È solo inizio stagione e chi si ferma non è ancora perduto, e chi cade facilmente potrà rialzarsi. Ma i punti di settembre sono assai preziosi e guai a lasciarli per strada (vedi il tanto rimpianto ko con il Chievo del settembre dello scorso anno). La stagione però entra lentamente nel vivo e bisogna cominciare a dosare bene le energie. Da domenica e sino al 7 ottobre il Napoli, dunque, giocherà in continuazione e al termine del primo tour de force della stagione saranno 7 gare in 21 giorni. Le partite in scaletta sono tante: Parma, Aik Solna, Catania, Lazio, Sampdoria, Psv e Udinese. Tutte di un fiato. E per Cavani, Fernandez, Campagnaro e Zuniga c’è pure il sovraccarico del viaggio in Sudamerica a metà ottobre per le qualificazioni ai Mondiali: il 12 ottobre, poi, c’è Argentina-Uruguay.
Per Mazzarri è la quiete prima della tempesta. Il riposo prima del tour de force. Il tecnico del Napoli ha concesso un giorno e mezzo libero ai suoi, che riprenderanno a lavorare soltanto questo pomeriggio nel quartier generale di Castelvolturno. All’orizzonte partenopeo c’è un ciclo di ferro, il primo di una stagione che Cannavaro e soci sperano sia piena di impegni e soddisfazioni. Il Napoli si prepara infatti ad affrontare sette partite in tre settimane, una ogni tre giorni, un ritmo che la squadra azzurra è comunque abituata a frequentare da tre anni.
Mazzarri si lancerà nel frullatore con la precisa volontà di non mollare niente: vuole difendere il primato in campionato e ipotecare il prima possibile i sedicesimi di finale dell’Europa League. E contro il Parma intende sfruttare il fattore campo per continuare a restare in vetta alla serie A a punteggio pieno. In questo mese, ovvio, serviranno la precisione di Hamsik, il talento di Pandev e i colpi geniali di Insigne.
Per realizzare questo durissimo programma agonistico tutto lo staff azzurro è chiamato a dare il meglio di sé. Anche perché per i nazionali è davvero una lunga apnea: di ritorno dalle qualificazioni mondiali, infatti, per il Napoli è già vigilia del primo grande big match della stagione, quello con la Juventus. Poi, subito dopo, la partenza per la trasferta in Ucraina, in casa del Dnipro prima di rientrare a Napoli e affrontare in casa il Chievo.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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