Di gol, si sa, sono più quelli che sbaglia che quelli che segna. E non finisce qui. Ha pure un’altra specializzazione, il Pocho: i facili li manca clamorosamente e segna, invece, quelli più complicati. Ma c’è una ragione, forse. Forse nel suo destino di campione con lo scatto e il dribbling di Jair, l’eleganza del passo ciondolante del suo amico Messi e la mira sciagurata del vecchio Calloni milanista, c’è scritto che i suoi gol debbono essere solo gol d’artista. Gol d’autore. Gol strani, colorati, ribelli, persino irriverenti.
E’ tornato anche sulla gara, il Pocho. E poi è andato anche più in là. S’è spinto sino a Londra, pensando già alla gara di ritorno. «Sì, è stata una serata spettacolare quella al San Paolo. Abbiamo giocato una grande partita e abbiamo battuto una grande squadra. Sono molto felice perché andremo a Londra a giocarci la qualificazione con la consapevolezza e la convinzione che ce la possiamo fare».
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