Equilibrio, concentrazione, gestione della partita. Rafa Benitez individua gli aspetti da migliorare, i difetti mostrati dal Napoli. Il tecnico spagnolo ammette che il pericolo di una squadra con tanti calciatori di grande qualità offensiva è proprio quello di poter perdere l’equilibrio in fase difensiva. «Insigne, Mertens, Callejon, Hamsik, Higuain sono tutti attaccanti di grande qualità e portati alla spinta in avanti. La fase difensiva ha funzionato bene quando l’intensità è stata alta ma ciò non sempre è avvenuto. Dovremo essere bravi soprattutto nella gestione delle partite, cioè sarà fondamentale trovare solidità, la maggiore difficoltà è proprio trovare l’equilibrio».
La trasferta di Livorno, insidiosa perchè la squadra di Di Carlo è una piccola, si tratta, quindi, proprio di quel tipo di partite che il Napoli ha dimostrato spesso di soffrire. Rafa per spiegare le difficoltà contro le difese chiuse si è concesso un siparietto avvicinandosi ai giornalisti. «Quando c’è spazio hai più facilità ad entrare, quando gli spazi sono chiusi invece è più difficile e devi trovare altre soluzioni, girare palla, tornare indietro e poi di nuovo attaccare. Contro le piccole quindi è sicuramente più complicato e per noi sarà sempre così soprattutto se continuiamo il nostro processo di crescita».
Il Napoli si rituffa in campionato dopo la sofferta vittoria sullo Swansea e la qualificazione agli ottavi di finale di Europa League. Due assenze pesanti, quella di Albiol in difesa e soprattutto quella di Higuain in attacco, a Livorno mancherà il fuoriclasse argentino. «Higuain è importantissimo ma dobbiamo puntare sulla rosa. Sono tre le possibili soluzioni per la sua sostituzione: Zapata, Pandev e Callejon. Zapata per poterlo giudicare deve giocare più partite di fila ma con Higuain è più difficile che trovi spazio». Tante partite ravvicinate, in campo ogni tre giorni, difficoltà per il Napoli a tenere sempre alto il rendimento. «Non è semplice, c’è poco tempo per allenarsi. Sicuramente, però, queste partite preferisco giocarle invece di vederle in tv. Siamo stati anche penalizzati da diversi infortuni traumatici». Tra questi Zuniga, ancora out.
«Zuniga? L’infortunio al ginocchio è sempre un mistero, la situazione è che avverte un po’ di fastidio, si allena e poi dopo due-tre giorni avverte di nuovo qualche problema. Aspettiamo, lui lavora e vuole tornare per dare una mano alla squadra», spiega Rafa. Il tecnico va avanti per la sua strada, con le sue idee e il suo modulo, anche se nell’ultima partita contro lo Swansea nel finale ha concesso una deroga inserendo un difensore in più e affidandosi al 4-5-1. «Ho sempre detto che se c’è una necessità di cambiare lo faccio ma il modulo resta quello e dobbiamo rafforzare sempre più le nostre convinzioni e per questo c’è bisogno di tempo. Lo Swansea ha giocato con il 4-2-3-1 e lo ha fatto molto bene perchè sono ormai tanti anni che si muovono così». Una giornata speciale per Rafa, oggi a Livorno 800 panchine in carriera. «La più importante è sicuramente la finale di Champions che vincemmo con il Liverpool. Quella partita resterà secondo me la più emozionante finale della storia della Champions. Fu una notte speciale non solo per quello che successe in campo, ma per l’atmosfera. Altre tappe importanti sono state le vittorie con i Valencia e le promozioni con l’Extremadura e il Tenerife».
Fonte: Il Mattino
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