Al “Ferraris” di Marassi il Napoli ha il difficile compito di confermare quanto di buono si è visto in casa contro la Lazio. Ma a Mazzarri basterebbero anche solo i punti senza lo spettacolo, contro un avversario ostico per tutti, solido in difesa, e messo bene in campo dall’ex-napoletano Ciro Ferrara.
SAMP SEMPRE TEMIBILE – Per esprimere il valore della Sampdoria di Ferrara, possono parlare anche solo i fatti: tre vittorie e nessuna sconfitta in cinque gare – fra cui la prestigiosa vittoria all’esordio, a San Siro contro il Milan – e terzo posto solitario in classifica. Anche Mazzarri ci ha tenuto a precisare che i blucerchiati sono una compagine di tutto rispetto e da non sottovalutare. Dalla sua, il tecnico del Napoli ha che agli avversari mancheranno il bomber Maxi Lopez e il suo sostituto Pozzi, mentre a centrocampo non ci saranno i due titolari Maresca (squalificato) e Poli (infortunato). Ma Ciro Ferrara non cambierà il volto tattico della sua squadra, rodata su un 4-3-3 duttile e veloce. Il Napoli, perciò, non potrà concedersi turnover, e Mazzarri (a sua volta ex-Sampdoria) pare intenzionato a riproporre l’undici visto contro la Lazio.
Ecco le probabili formazioni del match:
CATANIA DOCET – A Ferrara, dunque, mancherà l’impalcatura fondante della sua formazione titolare. Ma la lezione di Catania insegna: è bene credere nei propri mezzi, ma è ancora meglio non dare mai per scontata la vittoria. L’approccio psicologico dovrà conservare la grinta vista con un avversario di valore come la Lazio, e immutati dovranno essere anche pazienza e cinismo. Difficile credere che la Samp concederà fiumi di occasioni, quindi anche la precisione sotto porta sarà decisiva. Da dimenticare del tutto è invece la sufficienza con cui il Napoli ha affrontato il Catania ridotto in dieci: anche contro una Sampdoria priva dei suoi uomini migliori, occorrerà dare il massimo per guadagnare i tre punti. Vittoria che a questo punto è l’obiettivo primario: se Ferrara avesse avuto tutti a disposizione, un pareggio fuori casa sarebbe stato più che accettabile; ma in queste condizioni bisogna provare a vincere.
IL TEMA TATTICO – Del Catania, la Sampdoria ha anche il modulo, il 4-3-3. E vale lo stesso discorso fatto per i rossoblù, ovvero quello che riguarda la superiorità numerica del Napoli a centrocampo: con il supporto ormai stabile di Hamsik, la linea mediana a cinque creerà un vantaggio, tanto più se si considera che le assenze di due incontristi in casa blucerchiata comportano una lacuna sul piano dell’interdizione. Spazi centrali che saranno da sfruttare, dunque, ma anche le ali larghe del Napoli possono creare problemi ai terzini doriani, schierati nella difesa a quattro. I raddoppi di Pandev e dello stesso Hamsik sulle azioni offensive di Maggio e Zuniga potranno mettere in seria difficoltà i rivali. Da verificare saranno, però, proprio le prestazioni dei due di fascia: da tempo Zuniga sta premendo al massimo sull’acceleratore e potrebbe essere stanco; più delicata la situazione di Maggio, che sta attraversando un periodo opaco, in cui spinge poco, è meno incisivo e tende a defilarsi dalle azioni, sia offensive che difensive. Di possibilità ce ne sono diverse, il pallino è nelle mani del Napoli, e soprattutto nelle gambe, messe sotto sforzo dal tour de force di questa serie d’impegni ravvicinati.
A cura di Lorenzo Licciardi
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