E vabbè che è agosto. E che il calcio di questi tempi può ingannare. Illudere, esagerare. Però per un po’, un’oretta quasi, è stato già un buon Napoli. Che ha scaldato come il sole che batte. Ha acceso passioni e fantasie. Il risultato quasi a margine. Perché d’estate, anche se sono tornei, sono i segnali che contano. I progressi. Le tracce di un’idea di gioco, di una mentalità diversa. E’ un vecchio nuovo Napoli. Con un’identità che è ormai sua. Codificata da Mazzarri. E riaggiornata da Benitez. E’ un Napoli che sa ripartire e far male. Ma che prova anche a giocarla. Rapido, veloce, facendo girare la palla. Finché tiene, piace. Seppur con qualche difetto qua e là, soprattutto in difesa. E che s’accentua quando il fiato comincia a mancare. L’Arsenal è più pronto, più avanti nella preparazione. Doveva reagire. L’ha fatto. E allora due facce o quasi. Però è la bella che incoraggia. Il Napoli di un primo tempo spavaldo il giusto. Pratico eppure spettacolare. Che fa gol. Aspettando adesso il miglior Higuain. Che sta lavorando. Per crescere. Ore 17.20 italiane. Via dalle spiagge e tv che s’accendono. Spuntano i tablet, si fanno capannelle sui lidi. Arrivano i primi giudizi. La pagella è la media dei due tempi.
BRUSCOLOTTI – Bruscolotti, il capitano di sempre, ne ha viste tante per badare al risultato ad agosto. Si spinge oltre, va al di là del pareggio, analizza l’atteggiamento. « Che bel Napoli il primo tempo. Micidiale quando ha preso palla ed è ripartito. Hamsik è già padrone. Insigne sa prendersi la scena. Che col tempo, sono certo, sarà tutta di Higuain: un grande bomber. Deve solo trovare la forma. In difesa, qualche sofferenza di troppo. I meccanismi bisogna aggiustarli. Del resto è una squadra che ha sempre giocato a tre negli ultimi anni ».
LUCARELLI – Osservato speciale, Gonzalo Higuain. La prima del Pipita. Quarantacinque minuti d’assaggio. Con le gambe ancora pesanti. Però con le idee chiare su quel che gli chiede Benitez. E’ lui il centravanti del 4-2-3-1. L’uomo d’area che deve anche abbassarsi e giocare per gli altri. Quando avrà la condizione potrà pure andare via in contropiede. Ne è sicuro anche Cristiano Lucarelli, bomber voluto al Napoli da Mazzarri: «Quelli con la stazza come lui hanno bisogno di giocare. Gli manca la brillantezza. La freschezza del passo. Appena sarà pronto saranno dolori per gli avversari. Vede la porta, sa far gol e poi, dietro, ha giocatori che hanno qualità. Hamsik è già ovunque. E Insigne sta prendendo coraggio: largo a sinistra fa la differenza. Meno a destra, per ora. Mi è piaciuto il Napoli. Per un tempo ho visto una gran bella squadra. Dopo è calata. Ma ci sta, siamo ad agosto ».
TAGLIALATELA – E allora si sperimenta, si valuta, si aspettano i nuovi. Debutto per tre: Higuain, Albiol e soprattutto Pepe Reina. Pronti via, rigore parato. Poi due gol subiti: senza colpe. Taglialatela lo promuove. «Bene. Ha guidato la difesa, ha personalità. Il rinvio sbagliato ci sta quando provi sempre ad impostare da dietro. Reina ha esperienza. Benitez l’ha voluto e si fida. E’ un Napoli sempre più europeo. Per mentalità e spessore. L’ha dimostrato anche per un tempo. Mi sa che ci divertiremo». Già oggi. C’è Napoli-Porto, c’è Jackson Martinez contro: per la prima, e forse, ultima volta…
Fonte: Il Corriere dello Sport
La Redazione
M.V.
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