Premessa: da quando il Cagliari è di proprietà di Massimo Cellino, con il Napoli non lega tanto. I tempi felici della cessione di Fonseca sono lontani. Dallo spareggio retrocessione perso con il Piacenza nel giugno del 1997 al San Paolo, anche le due tifoserie non vanno a braccetto. Ma ora il patron dei sardi, alle prese con i guai giudiziari legati alla realizzazione dello stadio Is Arenas, potrebbe non avere più così tanto tempo da dedicare al prossimo mercato. In attesa di definire il destino di Mazzarri e di Cavani, Riccardo Bigon ha ottenuto carta bianca dal presidente De Laurentiis per due pedine chiave di questo Cagliari che nel girone di ritorno viaggia in media Champions.
È ormai cosa nota che Davide Astori, difensore piede sinistro, è uno degli obiettivi nel reparto arretrato del Napoli per la prossima estate (l’altro è Angelo Ogbonna, 23 anni). Piace agli azzurri ma anche tanto ad Allegri, La scorsa estate si era messo d’accordo con lo Spartak Mosca: visite mediche a Monaco di Baviera e via libera a un quadriennale da 2 milioni a stagione. Cellino cambiò idea: non gli bastarono più i 12 milioni inizialmente pattuiti e i russi si defilarono.
Tutto questo per far comprendere come non sia proprio un’operazione low cost quella che porta al 26enen difensore lombardo. L’altro gioiello che il Napoli insegue e che indossa la maglia del Cagliari si chiama Radja Nainggolan. Spiega: «Nel mio ruolo mi piacciono Marchisio e Hernanes. Mentre dietro le punte, il più forte sta con noi ed è Cossu».
È un Arsenio Lupin che pizzica l’avversario, gli sottrae il bottino e lo porge immediatamente ai suoi complici, cioè i compagni di centrocampo che sono poi deputati a costruire la manovra. Nainggolan è da applaudire per la grinta e la tenacia che dimostra ogni volta che entra in pressing, e anche per la capacità di inserimento tra le linee nemiche. Piccolo grande belga-indonesiano, è «anema e core» rossoblù. A ogni finestra di mercato, Radja viene messo a dura prova. Alla fine, pare che abbia detto di no pochi mesi fa in ordine a Juve, Manchester City, Napoli, Milan e Cska Mosca: «Devo tutto alla società, ringrazio presidente e direttore. Faccio parte di un gruppo forte in un ambiente splendido. Il Cagliari mi ha lanciato in A, è la tappa più importante della mia vita». Cellino ha spesso chiosato: «Radja finirà al Real Madrid. Oggi vale talmente tanto che alla fine non me lo posso permettere uno come lui». Il trasloco, per ora, è in archivio. Anche perché la moglie Claudia, sarda di Serramanna, a gennaio gli ha dato Aysha. Accostato a Gattuso e De Rossi, spiega: «Grandi campioni. Ma devo crescere molto, specie in zona gol». In effetti non ne fa tanti: quest’anno appena due.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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