Gianni Mura de La Repubblica intervenuto ai microfoni di Radio Gol in onda su Radio Kiss Kiss ha rilasciato alcune dichiarazioni così raccolte e sintetizzate da IamNaples.it:
“Il Napoli è totalmente cambiato in un anno anche se molti elementi sono rimasti, il gioco è diverso, sa giocare in tempi molto brevi con l’allenatore che deve calarsi in una diversa mentalità. Finora i risultati stanno dando ragione a Benitez che sa non esporsi al 100%, è un po’ una sorta di anti Mourinho e mi è molto simpatico. A Napoli possiamo ammirare il vero Benitez, a Milano c’era poco da sorridere e lui stesso ha ricordato che a Milano ha avuto poco tempo. Qui è stato accontentato ed è riuscito a convincere alcuni elementi a buttarsi nel campionato italiano con guadagno un po’ di tutti. Higuain ha fatto benissimo. Mertens lo conoscevo poco ma ora si è fatto notare anche lui, è cresciuta la panchina, sono cresciuti gli obiettivi… Nella chiacchierata con Benitez ho potuto parlargli fuori dell’attualità permettendogli di essere più disteso, spesso gli allenatori temono sempre la domanda-trabocchetto invece alle domande il tecnico spagnolo è apparso molto rilassato. Arrivare secondi è arrivare ultimi? Benitez ha vinto tanto in carriera, anche all’Inter, il suo capolavoro è stato aver riportato lo scudetto a Valencia e non è uno scherzo interrompere il duopolio Barcellona-Real. Anche al Chelsea ha vinto l’ Europa League. È una persona tranquilla e conta molto sul lavoro, sul dialogo e sui suoi metodi che sono rivoluzionari per l’Italia, ad esempio dare 3 giorni di vacanza ai suoi giocatori. Se lui lo fa vuol dire che si fida. È una persona che sa anche accontentarsi di poco, anche di uova fritte e patatine. Curve chiuse? Oltre alla marcia indietro di S. Siro vedo che in Italia facciamo fatica ad adattarci ad una pacifica convivenza civile come accade invece nel resto d’Europa. I cori e sulle canzoncine antinapoletane personalmente li giudico offensivi e da punire, interverrei anche quando tutto uno stadio se la prende con qualche mamma defunta di un calciatore. La maleducazione di una persona va capita, quella di una curva intera va punita, altrimenti dobbiamo tenerci il nostro modo, discutibile peraltro, di vivere la partita alla domenica e avere il biglietto numerato o la tessera del tifoso sarà stato inutile. Dobbiamo capire una volta per tutte che gli altri esistono e se si continua ad ignorare questa cosa ragionando in termini di gruppo non si va molto avanti e parlo non solo di curve, ma anche di tribune da “derattizzare”. “
La Redazione
M.V.
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