Attraverso le colonne del Corriere dello Sport il noto tifoso juventino Mughini ha parlato dell’eliminazione della Juventus dalla Champions League. Ecco le sue parole:
“Nello sport si vince e si perde. Mi piacerebbe sentir parlare del sedere inaudito che ha avuto l’Ajax a pareggiare in quel modo, con un tiraccio del piffero che sbatte su un polpaccio e finisce su un piede. Ma sarebbero chiacchiere deprimenti, chiamiamole pure analisi superflue. Sarà che i ragazzini hanno avuto sedere, ma pure classe, spregiudicatezza e davanti una Juve che dopo il primo tempo è diventata altro. Che cosa sia accaduto, non lo so. Ascolto assurdità, sento mettere in discussione Allegri, che ha risolto cento partite e gestito cinquanta campioni. Vincere la Champions League non può essere una prescrizione medica. In centottanta minuti può succedere, e succede, qualsiasi cosa. E’ una squadra giovane, spavalda e di qualità. Questione di scuola, di filosofia, di talento che un giorno Dio decide di mandare in terra tutto insieme. E anche di razza, se mi è concesso. Vedo De Ligt poggiarsi su gambe che sono colonne di muscoli, alzarsi nel suo uno e novanta, e mi rendo conto che da noi una roba del genere non è usuale. Non siamo più gli italianuzzi di cui parlava Gianni Brera, però rimango convinto che in Olanda abbiano mangiato parecchia carne più di noi“.
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