TORINO – Incorreggibile Mou. Sempre pronto ad attizzare polemiche, pungere, infuocare discussioni. Lo sfondo, stavolta, è una conferenza stampa ordinaria – vigilia di Crystal Palace-Chelsea -, ma basta spaziare un momento, divagare sulle coppe europee, ed ecco l’analisi diventare stilettata.
RETROCESSIONE – «Sono contrario alla “retrocessione” dei club dalla Champions all’Europa League – attacca José Mourinho – perché i club che giocano in quest’ultima competizione sono penalizzati: in Europa League ci sono club da Champions come Juventus, Porto, Benfica». Fin qui è un’opinione sul regolamento, anche se la citazione delle squadre sfrattate può sottendere l’incapacità di mantenere le promesse. Poi, esplicito e duro, il riferimento ai bianconero: «Se la Juve, alla fine, dovesse arrivare a vincere l’Europa League per me non sarebbe un vero successo: vincerebbe con una squadra costruita per la Champions».
BIPARTISAN – Lo Special One non si limita, quindi, a criticare il passaggio dai gironi di Champions alla meno fascinosa e impegnativa Europa League, ma va a sindacare il significato di un possibile successo che invece la Juve insegue con decisione. Perché la grande Europa rimane un rimpianto, ma la nuova manifestazione merita rispetto e le vittorie, i tituli, sono sempre sudati. Senza dimenticare che la presenza di Juventus, Porto e Benfica ai quarti, se anche avesse penalizzato avversarie iscritte all’Europa League fin dall’inizio, restituisce alla manifestazione incertezza e qualità. Il bello è che lo scorso anno fu proprio il Chelsea a vincere la manifestazione, ma Mou ne ha anche per Rafa Benitez, suo predecessore, e così, a ridosso di Napoli-Juve, la stoccata è bipartisan, una per ciascun allenatore: «L’anno scorso il Chelsea non ha disputato una buona stagione: a fatica si è qualificato in Champions League, retrocedendo poi in Europa League. Io sono contrario a questo passaggio, perché così si stroncano le ambizioni dei club».
Fonte: Corriere dello Sport
