Potrebbe godersi i sei punti in centottanta minuti e il ruolo di anti-Juve che il Napoli si sta conquistando sul campo. Mazzarri, invece, non ha mostrato un sorriso alla fine della partita vinta contro Montella, suo allievo ai tempi dell’Empoli. «Non mi è piaciuto il primo tempo, anche se non abbiamo concesso tante occasioni agli avversari, e neppure il finale, quando la Fiorentina, ottima squadra in grado di combattere per posizioni di vertice, ha segnato un gol che avrebbe potuto incidere sul risultato. In alcuni casi abbiamo giocato bene e non abbiamo fatto risultato, stavolta è accaduto il contrario». Il vero motivo di preoccupazione è il fondocampo. Mazzarri era già stato critico il 19 agosto, dopo l’ultima amichevole estiva con i greci dell’Olympiacos Pireo. «Non so di chi sia la responsabilità, ma il campo va migliorato e bisogna intervenire al più presto. È una cosa che non si può accettare. Questo campo è brutto e deve diventare decente per la categoria in cui siamo. Al di là dello spettacolo, che ne viene condizionato, è anche rischioso per i calciatori muoversi su questo campo. Non cerco alibi, non l’ho mai fatto, e riconosco i meriti della Fiorentina, che ci ha dato filo da torcere e andava più forte di noi. Ma devo dire che siamo stati penalizzati più noi che gli avversari su questo terreno». La società si è messa al lavoro per migliorare le condizioni del campo, anche se i tempi non saranno brevissimi. Dopo la sosta gli azzurri sono attesi da due partite in quattro giorni al San Paolo, tra campionato ed Europa League.
Mazzarri ha rivisto l’assetto del centrocampo all’inizio della ripresa, togliendo Behrami e non per problemi legati al campo. «Avevo deciso di schierare lui e Dzemaili dal primo minuto, poi ci siamo trovati in difficoltà a causa del gioco della Fiorentina e così ho messo Inler. Non c’è stato un altro Napoli tra primo e secondo tempo anche se nell’intervallo abbiamo cercato di esaminare cosa non andava. Gli avversari hanno allentato un po’ il pressing e noi abbiamo avuto la possibilità di segnare. Inler è stato più lucido e ha dato geometria al gioco del Napoli. Dopo questo cambio abbiamo cominciato a giocare e abbiamo vinto». Il rischio è stato corso al momento del gol di Jovetic, anche se i minuti a disposizione della Fiorentina erano pochi per riaprire la partita. «Ci siamo abbassati sul 2-0 e questo non va», ha sottolineato il tecnico.
Campionato ed Europa League, sta per riprendere la corsa del Napoli su due fronti. Un anno fa, in occasione della partecipazione alla Champions, gli azzurri hanno perso qualche punto di troppo in classifica, compromettendo il terzo posto. È stata un’esperienza ovviamente importante per Mazzarri in vista della programmazione delle prossime settimane. Ha deciso di schierare le seconde linee. «Sì, soprattutto perché si gioca di giovedì e subito dopo la partita di Europa League potremmo avere problemi in un campionato equilibrato e combattuto come quello italiano. Non potremo permetterci di giocare le partite con gli stessi undici uomini ed ecco perché abbiamo cercato di migliorare la rosa, coprendo tutti i ruoli con due elementi. Siamo in 22, anche chi non ha giocato oggi dà ampie garanzie per l’Europa League». Da oggi la sosta. Con De Sanctis, Maggio e sopratutto Insigne in Nazionale. «Sono contento per lui, Lorenzo ha fatto una grande partita contro la Fiorentina. Ma procediamo con calma perché c’è una differenza tra serie A e serie B. Ci sono avversari più duri, comunque Insigne sta facendo molto bene la sua parte. Deve prendere confidenza con il campionato e crescere, auguriamoci che possa ripetere quanto è riuscito a fare in serie B». A segnare, far segnare e vincere.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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