La diagnosi di De Sanctis è sincera e spietata: « Dobbiamo ritrovare la solidità difensiva ». Per una sera il portiere è stato protagonista in senso negativo. Capita perché sino ad ora la squadra aveva tratto solo beneficio dalle sue prestazioni. Ieri sera, invece, la squadra ha pagato un conto salatissimo a quel suo errore dopo appena tre minuti: un autogol e la gara è cambiata, è diventata tremendamente in salita costringendo Mazzarri a rivedere tutti i suoi piani iniziali. Contro una Roma che normalmente concede spazi e contropiedi, il Napoli avrebbe potuto dare libero sfogo ai suoi estri migliori: al contrario gli spazi li ha concessi il Napoli. Mazzarri invoca il caso, la cattiva sorte. Lui, De Sanctis, che la squadra la guarda da «dietro», offre una analisi più articolata e, inevitabilmente, più spietata. Chiaro il succo del discorso: « Bisogna essere onesti e ammettere che c’è qualcosa che non funziona. Stiamo incassando troppi gol, addirittura dieci in cinque partite, veramente troppi per una squadra come la nostra ».
ALIBI- Non accampa alibi, nemmeno in una serata in cui lui è finito inevitabilmente sul banco degli imputati. Sottolinea: « E’ vero, avremmo anche potuto vincere ma abbiamo lasciato agli avversari troppe occasioni» . E questa volta non si sono veramente giustificazioni. Nemmeno l’Europa può essere invocata come giustificazione per una sconfitta che brucia e che arriva dopo l’opaca prova di Novara. Ma se al Piola si poteva parlare delle «distrazioni» di Vila Real, adesso il discorso cambia: « Distrazioni da Champions? No, nessuna distrazione, questa volta la Champions non c’entra proprio nulla. La verità è che abbiamocommesso troppi errori e li abbiamo pagati ».
SFORTUNA- Ovviamente la sfortuna ha giocato un ruolo rilevante. Serve per comprendere, ma non per giustificare completamente quel che è accaduto ieri sera sul terreno di gioco del San Paolo. Afferma ancora il portiere: « Sì, sul primo e sul terzo gol possiamo invocare la sfortuna. Ma gli errori più rilevanti li abbiamo commessi sulla seconda rete, quella di Osvaldo ». E pensare che la Roma era vista come una Grande Occasione. Perché se le altre squadre al San Paolo hanno solo cercato di non far giocare il Napoli, la squadra giallorossa parte con l’idea di fare il proprio gioco, come dicono i croupier. Aggiunge De Sanctis: « La Roma fa un certo tipo di gioco, un gioco che la porta a rischiare, ma anche a creare superiorità numerica. Ci ha indiscutibilmente messo in difficoltà ». Ma anche queste difficoltà non giustificano la sconfitta finale, addirittura ingiusta nelle sue dimensioni numeriche. Insiste il portiere: « Purtroppo nelle ultime partite abbiamo smarrito quella solidità difensiva che era il nostro marchio di fabbrica, che abbiamo sempre avuto. Certo, ci sono episodi in cui le cose non girano per il verso giusto ». Continua, impietosamente: « Stiamo subendo troppi gol in campionato ». Lui, dal suo punto di vista, conosce una sola ricetta: « Dobbiamo assolutamente migliorare, ritrovare solidità in fase difensiva, già a partire dalla prossima partita con il Genoa ». Finisce così, con una onesta autocritica una serata che sembrava destinata a regalare ben altre soddisfazioni.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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