Con quella faccia un po’ così, quell’espressione un po’ così…Gli occhi spiritati, le mani che sembrano tentacoli, lo sguardo severo su Campagnaro che gli frana addosso, l’uscita kamikaze su Balotelli: ma chi è, quell’indiavolato? Un gatto, una pantera o nembo kid: un uomo solo, maledettamente solo, al comando delle operazioni difensive, un bunker d’un metro e novanta, un istrione, un ribelle, un predestinato e anche un immarcescibile colonello. Si scrive De Sanctis, però si pensa anche a un pirata, perché se ti chiami Morgan è inevitabile che ciò accada: eppure è una saracinesca che s’abbassa di slancio, un guizzo e via per cancellare Gomez dal dischetto o Aguero che minaccioso, a quattro minuti dalla fine, vorrebbe scarabocchiare le aspirazioni di Napoli. «Ma la parata determinante, diciamo la più importante, è stata quella su Balotelli. La più bella, che mi ha dato maggior soddisfazioni, quella su Nené del Cagliari».
TITOLARISSIMO – Morgan De Sanctis, sì: quello che nelle ultime due stagioni e passa s’è preso tutto, trentotto partite nella prima stagione, trentotto nella seconda e dieci in questa, per un totale di ottantasei partite di seguito. Un mostro, praticamente. Morgan De Sanctis, quello che tra campionato, Europa League e Champions è andato persino oltre: centouno partite consecutive, un caterpillar, un carrarmato che non conosce frontiere. Morgan De Sanctis, quello che a trentaquattro anni, è stato pure capace di convincere un Ct, Prandelli, a richiamarlo in Nazionale a suon di prestazioni strepitose, tra rigori parati e miracoli confezionati: «Gli Europei rappresentano un bel discorso. Io ero fuori dalla Nazionale, il brutto infortunio a Viviani mi ha offerto la possibilità di rientrare. Talvolta leggo di promozioni d’altri portieri da parte di opinionisti, ma chi toglierebbero? Fare il dodicesimo a Buffon è semplice, perché lui è il più forte in assoluto».
I SOGNI – Morgan De Sanctis è un esempio di longevità tecnica e però anche anagrafica, perché ha ben deciso di «mollare a quarant’anni» . E poi è anche esempio di fedeltà: perché dato che Napoli gli piace, eppure parecchio, vorrebbe «chiudere qui la carriera». Ma quando i titoli di coda sono ancora assai lontani, c’è poi da aggiungere che tra le idee che frullano nella testa, c’è la « voglia di vincere qualcosa con questa maglia» . Per ora, c’è l’Atalanta: «Grossa squadra, in salute: il doppio impegno c’è costato qualcosa, ma non vogliamo più sbagliare».
L’ALTRO DE SANCTIS – Il signor De Sanctis, fuori dal campo, fa cose invece assai normali, per uno abituato a regalarne di eccezionali tra i pali: beato tra le donne in casa (moglie e due figlie), studioso come un secchione degli avversari (videoteca più o meno personale), collezionista di magliette (siamo a mille, praticamente), e poi autorevole esponente dello spogliatoio, ma questa è un’abitudine per lui, che ha eloquio forbito e visione globale del mondo che lo circonda. Nei sedici metri, ci sta talmente bene che se ne sta rinchiuso placidamente: l’area di rigore è sua, e là dentro s’è inventato qualche diavoleria degna d’applausi che resta nella memoria.
IL SIGNOR RECORD – Tra i cimeli, anche qualche argomento per gli amanti delle statistiche, perché in questa vita napoletana De Sanctis ha deciso di non negarsi niente: il record di imbattibilità interna al San Paolo è suo, che dopo trentuno anni ha cancellato Luciano Castellini, battendolo per trentasei minuti e portando l’inviolabilità della porta del Napoli a 799 minuti (escluso il recupero, che varebbe per un’altra mezz’oretta), evento capitato nella stagione passata, a cavallo di quattro mesi e di otto partite e passa da insuperabile barriera; ma c’è dell’altro, e questo è materiale fresco, con la sua quarantatreesima presenza in Europa, martedì sera contro il Manchester City, il portiere è diventato il calciatore azzurro ad aver raccolto il maggior numero di partite in Europa. Il numero 1, insomma.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro