La partita tra Juventus e Inter, sabato sera, non sarà la madre di tutte le vendette, semmai sarà l’ennesima occasione per scambiarsi dispetti e polemiche. I due club sono rivali da sempre (mica per niente, lo chiamano «il derby d’Italia»), ben prima dei tempi di Calciopoli e dello scudetto del 2006 e non è un caso, quindi, che Massimo Moratti, il presidente nerazzurro, colga al volo l’occasione per parlare di quello che è divenuto un vero e proprio caso nazionale. «La partita di Catania un po’ di impressione l’ha fatta. Non vorrei però arrivare alla sfida di sabato acuendo la non grandissima simpatia tra le tifoserie di Inter e Juventus. È stata una situazione assurda quella di domenica ma bisogna pensare sempre che sia solo un errore e che non si ripeta più». Moratti non si ferma qui. «Fino al 2006 abbiamo avuto una terrificante esperienza, con tanti risvolti, che è rimasta dentro tutti. Qualcuno lo dimentica ma è bene ricordarselo, perché è una macchia spaventosa e non credo che nessuno sia disposto a tornare a quel clima, né che l’attuale società della Juventus stia seguendo certe modalità».
A 130 chilometri a ovest, a Torino, Andrea Agnelli, per uscire dall’angolo in cui è l’Italia del pallone ha messo la Juve, sceglie di andare al contrattacco. «A Catania abbiamo dato dimostrazione di assoluta professionalità, riconoscendo subito l’errore arbitrale. Fa riflettere questo accanimento contro i nostri dirigenti, che hanno dovuto lasciare la tribuna del Massimino insultati e in uno stato quasi di assedio. E nelle trasmissioni televisive di queste ore c’è uno stato di quasi assedio che trovo assolutamente anormale e atipico». La Juve insomma non ci sta e si sente sola contro tutti, come Agnelli ripete all’assemblea degli azionisti: «Anche Alessio in conferenza stampa a Catania è stato assediato». E sui 45 secondi per decidere: «Anche sabato in serie B ho visto una decisione analoga presa dopo 40-45 secondi». Aveva parlato prima Marotta: «Non è in atto nessun complotto e non abbiamo condizionato nessuno. Rigiocare la partita? Sarebbe assurdo». Rimarrà invece in silenzio Alessio: la Juve ha annullato la conferenza stampa di oggi.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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