Gianluca Monti, in collegamento dallo stand di Radio Goal nel cuore della Napoli griffata America’s Cup, analizza il momento degli azzurri, facendo focus sui perchè del calo di rendimeno di Cavani e compagni. Ecco quanto evidenziato dalla Redazione di Iamnaples.it:
“Mazzarri ha giocato tanto in difesa quanto in attacco: sta giocando a difesa della sua squadra e all’attacco contro tutti i rumors negativi, dal punto di vista dell’atteggiamento credo che Mazzarri stia seguendo una linea impeccabile. Dal punto di vista del rendimento il Napoli, ha però, evidenti lacune: due punti nelle ultime quattro sono pochini, quella di domani sarà una specie di finale. La squadra? Ci sarà Dzemaili sulla destra come a Roma e a mio avviso andò molto in difficoltà; Inler dopo il grigiore dell’Olimpico verso la panchina; in avanti nessun dubbio: il tridente non si tocca; dietro? Grava e Fernandez scalipitano con Campagnaro. L’arma dell’Atalanta? Può essere la rapidità di Maxi Moralez. Le speranze di terzo posto? Oltre al periodo magico delle cinque vittorie, la stagione del Napoli è stata altalenante e la batosta di Londra in Champions ha di sicuro creato molti contraccolpi psicologici nella mente degli azzurri, un gruppo non giovanissimo all’anagrafe ma molto inesperto dal punto di vista internazionale, che ha molto pagato questa defaillance. La Champions a 64 squadre? Per gli addetti ai lavori un’ottima intuizione, ma credo che ai tifosi non piacerà più di tanto, in questo modo parteciperanno alla Massima Rassegna Continentale anche squadre di second’ordine. Mazzarri dice di non aver mai promesso il terzo posto? Magari non l’ha fatto lui, ma Società e Squadra hanno sempre dichiarato essere la qualificazione in Champions l’obiettivo stagionale. L’assenza di Gargano con la Lazio? Si è sentita e come, è l’unico incontrista puro del settore di centrocampo, ancora una volta la catena debole della squadra azzurra. Si sono spesi 25 milioni per Inler e Dzemaili, troppi per quello che poi hanno dimostrato. Credo che, tatticamente parlando, servissero giocatori con caratteristiche tattiche diverse. Gli esterni? Il Napoli ha solo tre esterni, pochi. Uno come Maggio, poi, è difficilissimo da rimpiazzare: ha caratteristiche uniche nella squadra e il suo infortunio è significato molto. Dossena? Ci si attendeva di più, arrivò da Liverpool pieno di credenziali, ora Zuniga l’ha scavalcato nelle gerarchie di Mazzarri.”
La Redazione
M.P.
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