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Montervino come un ultrà: Daspo di due anni

Il capitano della Salernitana potrà allenarsi e giocare ma non assistere a gare

Prima la stangata della giustizia sportiva. Ieri, il pugno di ferro della giustizia ordinaria. Dopo i sei turni di squalifica è arrivato pure il Daspo (divieto di accesso alle manifestazioni sportive) per Francesco Montervino. Il questore di Caserta, Giuseppe Gualtieri, ha firmato il provvedimento a carico del capitano della Salernitana. Due anni di Daspo a Montervino. Per 24 mesi, insomma, il centrocampista non potrà assistere a nessuna manifestazione sportiva, ma potrà comunque allenarsi e giocare (con una deroga) – dopo avere scontato i 6 turni di squalifica – per non compromettere il diritto al lavoro.
L’esultanza di domenica scorsa, dopo il gol vittoria sul campo dell’Aversa Normanna, costa davvero cara al capitano della Salernitana. L’ex giocatore del Napoli si era fiondato sotto la tribuna del Bisceglia, mostrando il petto ad un gruppetto di tifosi locali che lo aveva preso di mira per tutta la partita. Un gesto plateale, sotto gli occhi del direttore generale della Lega Pro Francesco Ghirelli, che – secondo l’accusa – avrebbe contribuito ad innescare pure i tafferugli durante l’intervallo, costati tre feriti tra le forze dell’ordine e 12 denunciati. Lunedì scorso si era già mosso l’Osservatorio, sollecitando gli organi competenti per il provvedimento del Daspo a carico di Montervino. «La questura ha avviato un approfondimento per verificare se sussistono i presupposti per un Daspo al calciatore», recitava una nota del Viminale. Detto fatto. Martedì la maxi squalifica di 6 giornate per «frasi ingiuriose e sputi verso i tifosi avversari» decretata dal giudice sportivo. Ieri la stangata: annunciata e firmata dal Questore di Caserta.
Il giocatore, che si era subito scusato sul sito ufficiale del club, ribadendo però di non avere inteso offendere nessuno con il suo gesto, era rimasto basito dalla squalifica. Figuriamoci dal Daspo. Il capitano ha incassato la solidarietà di tutto l’entourage granata. Perentorio il commento di Claudio Lotito. «Faremo ricorso. Mi sembrano misure eccessive rispetto al gesto compiuto dal nostro tesserato». Il compagno di squadra Mounard ha appreso la notizia mentre era in conferenza stampa. «È una cosa assurda – ha dichiarato il francese – Una decisione esagerata. Sono certo che la società saprà far valere le proprie ragioni». I proprietari del club, Lotito e Mezzaroma, hanno parlato più volte con il capitano, provando a tranquillizzarlo e facendogli sentire la vicinanza della società.
Il provvedimento non è stato ancora notificato al giocatore, residente ad Ancona, ma domiciliato a Salerno. Non è escluso che gli venga consegnato oggi direttamente sul campo di allenamento. Montervino sarà difeso dall’avvocato GianMichele Gentile, legale di fiducia della Lazio. «Aspettiamo di conoscere il contenuto dei rapporti della Polizia prima di muoverci – chiarisce Gentile – Sicuramente impugneremo il provvedimento». Una pausa e aggiunge. «È difficile costruire un Daspo su un fatto che avviene sul terreno di gioco. Questi sono fatti che accadono spesso durante le partite, soprattutto da parte di chi segna. Ritenere questi episodi sufficienti per determinare un Daspo mi sembra un’esagerazione».

Fonte: Il Mattino

La Redazione

P.S.

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