L’allenatore ha convocato per il match di stasera anche gli indisponibili per non dare «indizi» agli avversari
Vincenzo Montella emozionato per il match contro il Napoli? Leggendo tra le righe le sue parole potrebbe anche sembrare così. Il tecnico nato a Castello di Cisterna, Comune in provincia di Napoli, confessa che seppure sia nato e cresciuto nel capoluogo campano «non sono stato mai un tifoso dei partenopei. Certo sarà un’emozione in più entrare al San Paolo quando andremo li a giocare». Tuttavia l’ex «Aereoplanino» non sembra essere uno che di emozioni ne fa trasparire troppe e anzi, in panchina, mostra sempre un perfetto aplomb inglese. Per non dare nessun riferimento agli avversari e per coinvolgere tutti i suoi giocatori in questa importantissima sfida, il tecnico ha deciso di portare con sè 28 giocatori, convocando anche gli indisponibili. Così anche Potenza, Gomez, Ledesma, Capuano, Alvarez, Llama, Biagianti e Suazo che non sono al top oppure devono ancora recuperare dai rispettivi infortuni, figurano nella lista.
In realtà i primi due potrebbero anche farcela a giocare, ma il tecnico non vuole rischiarli ed è probabile che vadano in panchina. «Tra gli infortunati – ha dichiarato Montella – Gomez si è allenato di più, Potenza ha solo due allenamenti sulle gambe. Sono disponibili, ma non voglio rischiarli». Il ciclo terribile delle partite del Catania, che fino ad oggi ha comunque dimostrato di potersela giocare con tutti ottenendo risultati utili anche con squadre quotate come l’Inter o la Fiorentina, passa adesso dalla sfida contro l’undici di Mazzarri. «Il Napoli è la squadra più difficile da affrontare in questo ciclo di partite difficili, perché è una squadra ben organizzata che sa attaccare con più uomini e difendersi quando è necessario». Montella dice di non aspettarsi «una partita spettacolare. Loro non fanno giocare gli avversari e tutti saremo stanchi per aver giocato mercoledì delle partite impegnative. La nostra forza sarà quella di essere più cinici di loro se ci riusciremo». L’allenatore degli etnei riconosce che Lavezzi e compagni «hanno grande forza, qualità e ci possono mettere in difficoltà. Il Napoli è una squadra che gioca bene. Può lottare per lo scudetto. Sono tanti i giocatori che mi piacciono della loro rosa, ma preferisco Maggio perché ha una forza fisica particolare. È un campione». Da allenatore ad allenatore: Mazzarri. Un uomo che a Catania conoscono bene. L’attuale tecnico dei partenopei è infatti stato sia giocatore che allenatore dell’Acireale. E quando sedeva sulla panchina dei granata la dirigenza era composta da quella coppia Lo Monaco-Pulvirenti, che più volte avrebbe voluto portare il tecnico di San Vincenzo sulla panchina etnea. «Conosco bene Mazzarri, è un ottimo allenatore – continua Montella – Non cambia mai nulla tatticamente. Ha saputo dare alla sua squadra la mentalità perfetta. Per noi se giocherà Mascara o Cavani sarà la stessa cosa: cambiano le caratteristiche del singolo giocatore, ma ribadisco che tatticamente è la stessa cosa».
Montella parla poi della sua squadra, degli errori commessi e da evitare, del modulo che si utilizzerà stasera e del possibile turnover. «Abbiamo subito tanti gol centralmente, qualcosa dobbiamo migliorarla – spiega – Ma giochiamo col 3-5-2 da poco tempo ed è normale che dobbiamo rodare gli schemi. Turnover? Da valutare, sto considerando l’eventualità. Giocare con un modulo uguale al Napoli sarebbe sbagliato». Positivo il giudizio sulla coppia d’attacco Lopez Bergessio. «È andata bene. Ha faticato la prima mezzora, ma poi si è riscattata. Per noi sarà un esame di laurea». Sarà dunque il 5-3-2 il modulo che il tecnico utilizzerà, ripartendo sicuramente da chi ha fatto meglio nelle ultime settimane. La difesa sarà composta da due esterni molto larghi quali Izco e Marchese, che in fase di possesso palla diventeranno centrocampisti aggiunti. Al centro andranno Bellusci, Spolli e Legrottaglie. A centrocampo il probabile turnover. Si valuta tra 5 cinque giocatori: Lodi, Almiron, Sciacca. Barrientos e Delvecchio. In attacco andranno Lopez e Bergessio.
Fonte: Il Corriere del Mezogiorno.it
La Redazione
M.V.
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