Bello, no? Napoli è un tuffo nel passato, però anche un viaggio nel futuro: e in quell’ora e mezza che comincia sentendo quei brividi che percorrono la schiena di Vincenzino Montella, l’«aeroplanino» che ora decolla dalla panca, può semplicemente allargare le braccia al vento e sentire l’ebbrezza dei ricordi: « Mi sono emozionato, forse per la prima volta nella mia carriera: e, strano per uno come me, sono andato indietro con la memoria ». Quella era Napoli-Lazio, la sua prima volta da tifoso al san Paolo: 4-0, con una magìa di Diego che, per un po’, torna a prendersi la scena, a soffocare la realtà e quel «suo» Catania che ora va, eccome se va, aggrappato all’Europa League con sette risultati utili consecutivi e un cuore che batte forte pure sul 2-0.
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