Terribile? Per gli altri, forse. Serve un altro aggettivo per qualificare il ciclo rossazzurro ad alto coefficiente di difficoltà. Qualcosa che abbia sfaccettature diverse, tendenti al bello. Non c’è tranello che tenga. Vittoria casalinga contro l’Inter, pareggi pesanti in trasferta contro Fiorentina e Lazio: il Catania avanza con passo sicuro verso l’anticipo di questo pomeriggio contro il Napoli, quarta e penultima tappa di un complicato filotto che si concluderà domenica prossima a San Siro contro il Milan.
SESTINA – Sono cinque i risultati utili consecutivi messi insieme dagli etnei. Dal pari interno con la Juventus al 3-3 di Novara sino alle soddisfazioni più recenti, Izco e soci sono a un solo passo dalla striscia record di sei incontri senza sconfitte, traguardo che, da quando il Catania è tornato in A, solo Baldini e Zenga sono riusciti a tagliare. Quello contro gli azzurri diventa così una sorta di prova di maturità. O di laurea, se preferite. Montella, napoletano di Castello di Cisterna, ci scherza su: «Quando ci si laurea, non si studia più. Non vorrei che ci fermassimo qui. Consideriamolo un dottorato o un titolo accademico che, se conseguito, non interromperà il nostro processo di apprendimento. Il derby personale? Non lo vivo come tale. Sono napoletano, la mia famiglia vive lì, ma non ho mai vestito la maglia del Napoli. Se si fosse giocata al San Paolo, forse avrei sentito la gara in modo diverso» .
PERFEZIONISTA – Cresce, il Catania. Ma gli esami, giusto per restare in atmosfera partenopea, non finiscono mai. E Montella lo sa: «Quando, come accaduto a noi, si offrono prestazioni positive per una parte di gara contro avversarie di valore, significa che nelle proprie potenzialità c’è la possibilità di proporre la stessa qualità per l’intero incontro. Ogni risultato è figlio di una serie di concause, ma sul piano della prestazione dobbiamo puntare alla massima continuità. In difesa, poi, stiamo subendo qualche gol, soprattutto per vie centrali. Detto questo, non sono certo scontento di quel che abbiamo fatto sin qui. Ciascuno di noi avrebbe messo la firma per uscire imbattuto dalla doppia trasferta contro Fiorentina e Lazio» .
PERICOLO – Sotto con il Napoli, dunque. Pessimo cliente, secondo la valutazione di Montella: «I partenopei sono gli avversari peggiori da affrontare in questo momento. Oltre a giocare bene, la squadra di Mazzarri riesce a far giocare malissimo gli avversari. Ecco perché non mi aspetto una partita spettacolare. Dovremo essere più che mai cinici e capaci di aspettare che si presenti una situazione favorevole. Il Napoli ha qualità, velocità, forza fisica. Gli azzurri tengono dieci uomini sotto la linea della palla in fase di non possesso, a differenza delle altre grandi non pensano quasi esclusivamente ad attaccare, ma curano molto l’organizzazione difensiva. Non a caso il giocatore che toglierei a Mazzarri è Maggio, elemento che incarna perfettamente queste caratteristiche» . Al terzo impegno in otto giorni, un pizzico di turnover potrebbe essere fisiologico. Montella, nel dubbio, ha diramato una maxi lista di convocati (28, inclusi gli acciaccati a vario titolo): «Andare in campo con questa frequenza non è uno scherzo. E’ un aspetto da considerare, valido per noi come per il Napoli. In queste condizioni, la differenza può farla la freschezza fisica. Un po’ di rotazione? E’ una possibilità che sto valutando» .
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro