La squadra di Saurini ha ottenuto mercoledì un importante 1-1 allo Juventus Stadium, nella finale d’andata di Coppa Italia Primavera. Un risultato che l’avvantaggia in vista del ritorno contro la Juve, quando al San Paolo (la data non è ancora ufficiale, potrebbe essere il 28 o il 29 marzo) proverà a massimizzare il gol segnato in trasferta per portare a casa un trofeo che, in casa Napoli, manca dalla stagione 1996/97. In quella circostanza, la Primavera azzurra era guidata in panchina da Vincenzo Montefusco, bandiera del calcio partenopeo. A 16 anni di distanza, quindi, un sogno potrebbe diventare nuovamente realtà e a tal proposito, il grande Montefusco ci rivela le sue sensazioni.
Montefusco, le è piaciuta la Primavera del Napoli vista allo Juventus Stadium?
«Sì, la squadra mi è piaciuta molto nella seconda parte di gara, segnando un gol che potrebbe tornargli comodo in vista del ritorno. Tutino ha realizzato una rete splendida».
Lei ha vinto questo trofeo nel 1997, trova similitudini tra questa e quella squadra?
«All’epoca ero sia allenatore che direttore dell’intero settore giovanile del Napoli. Avevamo ragazzi cresciuti sin da piccoli da noi ed erano tutti napoletani, ma era un calcio diverso. Leggendo le formazioni di Juventus e Napoli vedevo tanti stranieri, questa cosa onestamente non mi entusiasma. Capisco che il calcio è cambiato, ma la vedo diversamente. Vorrei una Primavera del Napoli formata solo ed esclusivamente da calciatori napoletani, perché questo territorio fornisce tantissimi ottimi elementi».
Eppure la maggior parte dei ragazzi del settore giovanile partenopeo viene dalla Campania. Gli stranieri azzurri in campo contro la Juventus erano Radosevic, Lasicki e Novothny.
«Giusto. Ma se la società prende Radosevic per la prima squadra e lo fa giocare in Primavera, toglie spazio a un napoletano. Sono consapevole che lo fanno tutte le Primavera, ma per la mia esperienza e per come ho cresciuto io i miei ex allievi, questi campionati servono per verificare se un giovane può o meno diventare all’altezza della prima squadra. Far giocare un ragazzo pagato chissà quanto per togliere spazio ad un partenopeo non mi piace. Parto dal principio che il settore giovanile del Napoli dovrebbe essere formato in toto da giovani del nostro territorio».
Come giudica il lavoro dello staff della Primavera azzurra? C’è qualche giocatore che le piace particolarmente?
«Stanno facendo un buon lavoro. Ci sono dei calciatori molto interessanti come Roberto Insigne, il giovanissimo Tutino che contro la Juventus ha fatto un gran gol, il difensore Celiento, l’esterno sinistro Nicolao. Anche il portiere Crispino mi ha fatto una buona impressione. Sono ragazzi che hanno speranze di fare un’ottima carriera».
Ce la faranno a vincere la Coppa Italia Primavera, come fece il suo Napoli nel 1997?
«Glielo auguro con tutto il cuore. Fa piacere vincere qualcosa ogni tanto. Col mio Napoli vincemmo una Coppa Italia e un campionato Allievi Nazionali contro squadre importanti. Spero questi ragazzi possano bissare quel successo del 1997».
Fonte: Il Roma
La Redazione
M.V.
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