La famiglia Cavani è a Londra, Maria Soledad ha raggiunto suo marito Edinson nel pomeriggio di ieri, provando a lasciarsi alle spalle l’aggressione, lo scippo. E la paura. Difficile, soprattutto per i precedenti. Episodi più o meno violenti che, negli ultimi mesi, avevano coinvolto la famiglia. Il furto in casa, la rapina all’agente Claudio Anellucci. Chi ha raggiunto al telefono l’attaccante del Napoli – impegnato oggi nella partita di Olimpiadi 2012 con gli Emirati Arabi – racconta di un ragazzo turbato, amareggiato. La polizia, agli ordini del questore Luigi Merolla, ha avviato le indagini tra pregiudicati sia della zona di Fuorigrotta che di altri quartieri della città. L’arresto di uno scippatore c’è pure stato – in zona centro -ma non si trattava del ragazzo che ha rubato l’Audemars Piguet alla signora Maria Sole. Il fenomeno criminale purtroppo è in crescita. Stime della polizia rivelano che sono 250 le rapine che vengono effettuate ogni mese, almeno sette/otto al giorno. La recrudescenza è coincisa con il prezzo alto dell’oro. Catenine, orecchini e orologi da rivendere nel Nord Italia. Napoli, però, non è più pericolosa di altre metropoli italiane. Non è più pericolosa di Parigi. Ogni giorno al museo Louvre vengono denunciati cinquanta borseggi. E, dunque, se è opportuno evitare di indossare oggetti preziosi ovunque, forse è affrettato puntare il dito contro Napoli. Se ne stanno convincendo in queste ore anche i tifosi azzurri, i tifosi di Edinson Cavani. Temono che l’episodio possa avere un peso specifico nell’eventuale decisione del giocatore di andar via. Lo strappo, dunque,(per loro) si sarebbe definitivamente consumato. In realtà, Cavani è soltanto molto turbato. La vicenda – assicura il suo entourage – nulla c’entra con la situazione contrattuale che ha col Napoli. A meno di offerte folli (così come le ha definite il presidente De Laurentiis) Edinson è un giocatore del Napoli fino al 2016. Qualcosa, dunque si è rotto, ma non il contratto.
Fonte: Il Corriere del Mezzogiorno
La Redazione
M.V.
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