Emiliano Mondonico è intervenuto ai microfoni di Si Gonfia La Rete in onda sulle frequenze di Radio Crc. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: “Sul Napoli ad Empoli? La difesa non può comportarsi così sullo 0-3. Per la difesa la partita non deve essere mai finita. Il problema sono i gol presi, aspetto non positivo per il futuro del campionato del Napoli. Se vuoi vincere qualcosa, devi fare in modo che la difesa sia la meno perforabile possibile. Questo è dato soprattutto dal fatto che i difensori non devono perdere la concentrazione. Al Napoli si passa troppo facilmente dal rosso al nero, questo non va bene. Ieri il Napoli ha peccato di presunzione sullo 0-3, pensando di aver sconfitto già l’Empoli. La differenza non è così evidente, così come nel primo tempo, quando si perde la filosofia della fase difensiva in cui devi metterci agonismo a prescindere da come gli altri attacchino. L’uno contro uno deve vederti vincitore, mentre il Napoli ha sofferto. Non sempre si fa l’uno contro uno nella metà campo avversaria, ma lo si fa anche nella propria metà campo. Queste situazioni possono darti vantaggio o svantaggio, ed e lì dove il Napoli deve migliorare. Il difensore deve essere difensore anche sul 10 a zero, usando le cattive. Bisogna stare attenti, la differenza con la Juve è soprattutto questa. I bianconeri hanno la stessa dedizione sia quando devono attaccare sia quando devono difendere, portando a casa il risultato. Il problema è di grande mentalità. Come si fa a sopperire a questa mancanza? Si deve essere consapevoli, non bisogna farsi condizionare da ciò che si dice. Da questo punto di vista il Napoli lascia un po’ a desiderare. Su Insigne? Ha bisogno di aver vicino una squadra, ha bisogno dei tagli di Callejon per poterlo mettere in porta. Ha bisogno dei fraseggi stretti, di questo trio leggero che mette in difficoltà tutti. Ha grande talento ma ha bisogno di una squadra che ne esalti le caratteristiche. Tutti giocano in funzione dell’altro nel tridente offensivo azzurro. Fossi in Insigne non dimenticherei mai che il 50% del grande campionato fatto è merito dei suoi compagni, oltre alla sua qualità. Fossi nel suo procuratore lo metterei davanti a questo ragionamento. Questo vale anche per Mertens e Callejon.”
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