Emiliano Mondonico, ex allenatore di Atalanta, Torino e Napoli (nella stagione 2000-2001), l’anno scorso sulla panchina del Novara per sei giornate, è ora opinionista Rai.
Il Napoli uscito sconfitto da Torino avrebbe dovuto affidarsi di più a Insigne?
«Ho un debole per il talento napoletano, ma Mazzarri lo sta gestendo molto bene, saprà lui come e quando utilizzarlo. Non credo che un maggiore impiego di Insigne contro la Juve avrebbe cambiato le carte in tavola. I bianconeri hanno lasciato poco campo agli attacchi di un Napoli che si è comportato molto bene dal punto di vista difensivo, meno da quello offensivo. C’erano pochi spazi e ce ne sarebbero stati pochi anche con Insigne, visto che la difesa a tre ha recuperato il vecchio ruolo del libero».
È tuttavia opinione di molti tifosi che Insigne sarebbe servito di più se fosse entrato prima in campo.
«È troppo facile parlare col senno del poi nel calcio, è vero tutto e il contrario di tutto. Insigne può di certo essere la scheggia impazzita e stravolgere con le sue caratteristiche di velocità e tecnica l’equilibrio di una gara, come è capitato anche al suo esordio in Nazionale contro Malta. Si tratta di un giovane con un profilo molto interessante, però è pur sempre al primo anno di A e Mazzarri è il tecnico adatto per gestirne la crescita».
El Shaarawy a 20 anni è titolare nel Milan, Insigne a 21 non lo è nel Napoli: dov’è l’errore?
«Non c’è, perché la classifica dei rossoneri è diversa da quelli degli azzurri e penso che Mazzarri abbia l’intenzione di fare gli interessi del Napoli. Non c’è dubbio che darà maggiore spazio a Insigne quando ci sarà la possibilità e quando sorgerà la necessità. Con i giovani non bisogna avere fretta, il Napoli è squadra di alto livello e ci sono tante pressioni».
Mondonico, insomma, punterebbe o meno su Insigne in futuro?
«Decide Mazzarri. Insigne è giovane ma per me è già un fenomeno e so che è anche un ragazzo maturo per reggere certe attese in serie A. Prandelli, che lo stima molto come calciatore, me ne ha parlato molto bene anche sotto il profilo umano. Lorenzo deve solo aspettare le occasioni che senz’altro avrà, senza fare drammi e non dimenticando che in Europa League è già titolare».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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