Festa e delirio a Lima per la quinta qualificazione mondiale della Blanquirroja. La nazionale guidata da Ricardo Gareca si è aggiudicata l’ultimo pass per Russia 2018 superando per 2-0 la Nuova Zelanda e ha fatto esplodere la gioia del popolo peruviano, che sognava un simile traguardo da 35 anni. Le reti di Farfan e Ramos hanno piegato i neozelandesi nella ribollente cornice dello stadio Nacional di Lima dopo il pareggio a reti inviolate dell’andata. E per le strade della capitale sono iniziati i festeggiamenti che, per decisione del Governo, proseguiranno per tutta la giornata di oggi.
FESTA NAZIONALE — La voglia di tornare ai Mondiali era tale che il ministero dell’Interno aveva annunciato un giorno di festa nazionale in caso di successo contro la Nuova Zelanda, e così sarà. A spingere la Blanquirroja sono stati per primi i tifosi, che, ancor prima di affollare lo stadio Nacional nonostante i prezzi esorbitanti (anche 1.500 dollari a biglietto), si sono premurati di rendere la vita impossibile ai rivali con un show pirotecnico che ieri notte ha disturbato il sonno degli avversari, proprio davanti all’hotel che ha ospitato gli “All Whites”. Per l’occasione non sono nemmeno mancati i riti scaramantici e propiziatori inscenati da un folto gruppo di sciamani, giunti da ogni angolo del Paese ed esibitisi poche ore prima del calcio d’inizio davanti al recinto dello stadio con tanto di fuochi e serpenti.
Ma il Perù si è conquistato la qualificazione sul campo, merito di 90’ giocati con il fuoco dentro. Dopo un timido avvio non c’è stata partita, con la Blanquirroja trascinata da Farfan e Cueva, i due assi su cui Gareca ha puntato tutto dopo la squalifica per doping che ha messo fuori causa la stella Paolo Guerrero a pochi giorni dalla sfida d’andata a Wellington. La prima rete peruviana, quella che ha spianato la strada verso un meritato successo, è arrivata al 27’ proprio grazie a una combinazione tra Cueva e la “Foquita”, che non ha lasciato scampo a Marinovic con un potente destro dal limite dell’area. Dopo la rete del 33enne attaccante, scoppiato in lacrime prima di dedicare il gol all’amico Guerrero, lo stadio è diventato una bolgia e per la Nuova Zelanda è calata la notte. Marinovic l’ha tenuta a galla con le sue parate, esattamente come fatto nella sfida di andata, ma dopo i tentativi di Trauco e Advincula ci ha pensato Ramos a chiudere i conti al 65’ con un guizzo su calcio d’angolo, complice anche un’incertezza della difesa avversaria. Per i neozelandesi è stata la fine, schiacciati dall’entusiasmo dei padroni di casa e dallo sfrenato tifo sugli spalti. L’occasione più grande per la squadra di Hudson è giunta solo negli ultimi minuti grazie al bomber Chris Wood, entrato nella ripresa quando ormai la partita era segnata. Le lacrime di gioia dei giocatori peruviani e la voce commossa dei telecronisti locali al fischio finale hanno finito per suggellare la notte magica della Blanquirroja, capace di spezzare un maleficio che durava da oltre tre decadi.
Fonte: Gazzetta
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