E’ sempre più nell’occhio del ciclone l’assegnazione dei Mondiali di calcio del 2018 e 2022, rispettivamente a Russia e Qatar. Dopo l’indagine che, da ormai due anni, stanno portando avanti le autorità svizzere e statunitensi, anche le autorità francesi hanno ora aperto un’inchiesta in merito.
Secondo quanto riferisce ‘Le Monde’, infatti, le autorità transalpine hanno avviato un’indagine preliminare, focalizzata soprattutto sui protagonisti francesi che hanno avuto ruolo nell’assegnazione dei prossimi due Mondiali, con l’ipotesi d’accusa di “corruzione, associazione a delinquere e traffico di influenze”; nell’ambito delle indagini, lo scorso 20 aprile, è stato sentito in Svizzera, per diverse ore, in qualità di testimone, l’ex presidente della FIFA Joseph Blatter.
Nell’ambito dell’indagine, come rivela ancora ‘Le Monde’, verranno ascoltati anche l’ex presidente della UEFA Michel Platini e l’ex segretario generale della FIFA Jerome Valcke. “Per quanto ci riguarda, non siamo stati ancora contattati a tal proposito“, ha affermato al quotidiano francese l’avvocato Vincent Solari, legale di Platini.
Il 21 dicembre 2015, Platini e Blatter erano stati giudicati colpevoli di corruzione dal Comitato Etico della FIFA a causa dei due milioni di franchi svizzeri pagati nel 2011 all’ex juventino dalla FIFA, come compensi per degli incarichi svolti fra il 1999 e il 2002. Per loro era epoi arrivata una squalificati per otto anni, poi ridotta a sei, da tutte le attività calcistiche; il 9 maggio 2016 il Tribunale dello Sport di Losanna ha poi ridotto a quattro anni la squalifica di Platini.
Fonte: goal.com
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