Il ds della Roma Monchi ha rilasciato alcune dichiarazioni al giornale spagnolo Onda Cero:
“C’è una spiegazione alla cessione di Salah, l’ho venduto io e mi assumo ogni responsabilità. Ma siamo stati costretti a venderlo entro il 30 giugno dai vincoli imposti dalla UEFA che stava monitorando attentamente i nostri conti. Se non lo avessimo venduto, oggi non saremmo in semifinale. Siamo stati obbligati a cederlo anche perché lui voleva andarsene, non c’era altra soluzione. Quando sono arrivato era stata presentata un’offerta di 30 milioni per Salah, poi con i bonus siamo riusciti ad arrivare quasi a 50. Abbiamo ricavato il massimo. So che poi il mercato è impazzito con Neymar e Dembelé, complimenti al Liverpool per l’affare che ha fatto vista la stagione fantastica di Salah. Per noi non è una sorpresa, io lo avevo già affrontato col Siviglia quando era alla Fiorentina e ci aveva fatto soffrire. La partita? Eravamo praticamente morti, ma ci hanno lasciato vivere. Abbiamo già fatto un’impresa, dobbiamo riprovarci. Siamo più o meno nella stessa situazione in cui ci trovavamo dopo la prima partita contro il Barcellona. Serve un altro spirito. Immagino che per i tifosi neutrali sia stata una partita spettacolare, per noi questo 5-2 è un risultato che fa molto male. Ci serve un 3-0 o un 4-1, sarà molto complicato perché non ci sarà più il fattore sorpresa. Servirà la gara perfetta.”
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