Il direttore sportivo della Roma, Monchi, fa un bilancio dei suoi primi mesi in Italia e parla della crescita della Roma, in esclusiva a Sky Sport 24, intervistato dal direttore Giuseppe De Bellis: “Quella con il Barcellona è una bella sfida utile soprattutto per capire se siamo sulla strada giusta in questa crescita che vogliamo fare per il presente e per il futuro. E’ bello andare al Nou Camp e avere di fronte calciatori di un livello molto alto. Arrivare ai quarti di Champions e affrontare una squadra così è motivo di grossa soddisfazione. Per questo motivo mi dimentico delle mie esperienze precedenti, di essere spagnolo perché sono un professionista, sono il drettore sportivo della Roma e questa sfida significa molto, ma solo da un punto di vista professionale, conosciamo l’importanza di questa eliminatoria”.
Il rapporto con Totti: “Francesco Totti è stato un supporto molto importante perché la squadra ha avuto momenti difficili durante la stagione. Abbiamo lavorato sempre insieme e avere avuto la conoscenza della Roma che ha lui per me è stato importante, avere l’opportunità di lavorare con Francesco e con Eusebio, perché entrambi conoscono bene questo ambiente, è stato un vantaggio incredibile. Eusebio è una persona preparata ed equilibrata e per il lavoro di un direttore sportivo questa cosa è importante. Mi trovo benissimo a lavorare con lui, innanzitutto perché parliamo la stessa lingua che è quella del lavoro perché lui è un grande lavoratore e questo per me è il primo valore che deve avere un professionista”.
Il mercato giallorosso in entrata ed uscita: “Io sono un gran sostenitore della riduzione della finestra temporale del mercato perché credo che sia meglio per tutti che il mercato sia chiuso una volta che il campionato è iniziato ma soprattutto per l’adattamento che ci vuole per i giocatori nuovi, per questo sono felice di questa nuova disposizione. Alisson e Florenzi sono nella mia testa per la Roma del futuro ma dobbiamo capire anche cosa pensano loro, io ho sempre parlato con Alessandro, ama la Roma, vuole restare qui, poi dobbiamo trovare un accordo per andare avanti insieme.
Somiglianze e differenza tra Serie A e Liga: “Sono due campionati molto simili, penso che la mancanza delle seconde squadre in Italia è un deficit importante, fondamentalmente per il percorso dei ragazzi del settore giovanile perché manca l’ultimo step, però qui abbiamo il VAR in Spagna non c’è, e io sono difensore del VAR. Ci sono più similitudini che differenze. Quando guardiamo una partita e non c’è il VAR la avvertiamo come mancanza. E’ una cosa positiva. Con Pallotta abbiamo un rapporto diretto tutti i giorni ed è normale che sia così. Anche se è a Boston lui vuole sapere tutto, è come se fosse qui.”
Fonte: Sky Sport
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