Luciano Moggi ha parlato anche del Napoli nel suo consueto editoriale per Tuttomercatoweb:
La Juventus è sempre più la sorpresa di questo campionato. Credevo molto in Conte e nel suo DNA juventino ma non pensavo potesse render così competitiva sin da subito la rosa bianconera. È ormai evidente come i bianconeri siano l’unica realtà in grado di insaporire almeno un poco una stagione che sembra ormai designata sin dal principio, con il Milan destinato a trionfare. Al di là della Coppa Italia, comunque di importanza relativa per quelle che sono le ambizioni di una squadra che ha la necessità di tornare ad alzare trofei pesanti a livello di bacheca, mi è piaciuto valutare come contro il Cesena la squadra abbia dimostrato quei segnali evidenti che contraddistinguono una compagine conscia di essere più forte e vogliosa di dimostrarlo anche sul campo. Era tanto che non vedevo questo genere di determinazione. E che non vengano a parlarmi di rigori o altre eresie, non ci sarebbe stata comunque partita e l’ammissione di Arrigoni a fine match è stata la riprova più concreta.
Una lotta a due che potrebbe trovare nella qualità la propria chiave di volta. La più grande differenza tra la Juve e il Milan è che la squadra di Conte per competere ai massimi livelli deve giocare sempre a 1’000 km all’ora, mentre i rossoneri di Allegri spesso possono puntare anche sulla giocata del singolo. Il livello tecnico di cui dispongono, consente loro di rallentare i ritmi evitando eccessive usure a livello fisico, effetto che unito ad una rosa più ampia e competitiva potrebbe fare la differenza.
Pochissimo, se non per il Napoli, hanno invece significato le partite di Champions League di questa settimana. Gli azzurri sono stati fenomenali, e Mazzarri può giustificatamente prendersi i meriti dell’impresa, avendo risposto presente alle richieste di settembre del suo presidente De Laurentiis. Priorità alla Champions, e così è stato. Ora piedi per terra, e proseguire su questa linea anche in campionato. Non si può correre il rischio che un’impresa simile resti estemporanea, i partenopei devono diventare ospiti fissi dei saloni più prestigiosi del continente.
Chi rischia di perdere presto questo privilegio, invece, è l’Inter. Un disastro su tutti i livelli per un progetto mal strutturato. Che senso ha risparmiare se poi i risultati deficitari infliggono al bilancio passivi più pesanti rispetto ai tempi in cui si investiva? Nessuno, ma non è una novità, visti i risultati che hanno contraddistinto la storia recente nerazzurra al di là degli anni di grazia dovuti a Calciopoli.
Chiudo con la Roma, e con quella considerata dalle parti dell’Olimpico come una minaccia, ma che qualora dovesse concretizzarsi diverrebbe invece una splendida notizia: le dimissioni congiunte di Luis Enrique e Baldini. Se andassero via tutti e due la Roma ne guadagnerebbe sicuramente
La Redazione
L.I.
Fonte: Luciano Moggi per Tuttomercatoweb
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