Parlare di calcio. È un’imposizione che mi faccio in apertura di pezzo, e che porterò avanti nel descrivere e commentare le imprese che hanno contraddistinto la settimana europea dei nostri club. Permettetemi anzitutto di non accodarmi alla schiera di elogi e apprezzamenti che hanno seguito la sconfitta, è bene sottolinearlo, sconfitta; del Milan in casa contro il Barcellona. Uso questo velo di ironia nemmeno troppo sottile, per ricordare a tutti che facciamo riferimento al club che si fregai giustamente di essere il più titolato al mondo, e che è solito gonfiare il petto e mostrare il palmares quando si mette in dubbio l’altissima qualità della rosa a disposizione. Come si può esultare per una sconfitta davanti al proprio pubblico?
Fatta questa breve ma dovuta considerazione, mi piace sottolineare come Zlatan Ibrahimovic abbia risposto sul campo ai soloni che continuano a definirlo come poco incisivo nella massima competizione continentale. Il gol dell’altra sera è stata la risposta più eloquente a chi lo critica e soprattutto a chi se lo è fatto sfuggire, e magari lo inizia a rimpiangere un po’.
Al lato della sconfitta rossonera, vado en passant a commentare l’inevitabile passaggio del turno dell’Inter. Ranieri ha fatto il suo, contro avversari di livello tutt’altro che insidioso. Merito dei nerazzurri che hanno rispettato ampiamente il pronostico nonostante le zoppie iniziali. Mi piace anche parlare della crescita di Ricardo Alvarez, un ragazzo di cui ho sempre decantato le qualità, lo ricorderete in estate, e che finalmente risponde anche sul campo dopo un periodo di ambientamento neppure troppo lungo. Buon per lui, e per l’Inter, sempre che queste prestazioni e soprattutto questi risultati abbiano un seguito anche in campionato.
Riapro per un piccolo inciso la parentesi Milan, per commentare le voci che vogliono i rossoneri vicini a Carlos Tevez. L’argentino non ha un ruolo definito, è una testa più che calda, in un ambiente che non sembra essere quello ideale al suo inserimento. Si tratta di una scommesse pericolosissima, specie considerando uno stato di forma che mi viene descritto come lontanissimo dall’essere accettabile. Io ci andrei con i piedi di piombo.
Passiamo alle note liete, per davvero, e dedichiamoci al Napoli. Gli azzurri hanno fatto un’impresa degna del blasone dei loro anni d’oro. La vittoria contro una delle squadre più in forma dell’intero continente dimostra che Mazzarri e De Laurentiis stanno lavorando bene, e che l’entusiasmo è talmente bruciante da scottare qualsiasi avversario provi ad ostacolare la gioia di una piazza sempre più fenomenale. Occhio, però, a non tralasciare il campionato. Basta un sorteggio sfortunato per compromettere anche la prossima stagione.
Chiudo le mie riflessioni dedicandomi alle tematiche relative agli screzi federali tra Inter e Juventus, con la Figc come arbitro vedremo quanto imparziale. La strada intrapresa dalla Juventus è quella di farsi rendere lo scudetto, ci sarà un tavolo ma Agnelli vorrà vedere esaudite le sue richieste. Da una parte dicono che non lo vogliono rendere, dall’altra che deve essere restituito: si dovrà arrivare a un compromesso ma difficilmente la Juventus e l’Inter rinunceranno a qualcosa. E’ vero che ci si rivolge troppo ai tribunali, ma è anche vero che le regole devono essere rispettate da tutti.
La Redazione
C.T.
Fonte: Luciano Moggi per Tuttomercatoweb
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