La realtà piccola e giovane come Portogruaro sta affrontando il campionato di Lega Pro con tanti giovani classe ‘90-‘92 e si trova nella zone alte della classifica. Un progetto ambizioso e importante con a capo un mister giovane dal passato calcistico glorioso: Massimo Rastelli.
Classe ‘68 di Torre del Greco, ha girato parecchie squadre di categoria come Lucchese, Napoli, Reggina, Piacenza. Un autentico furetto in campo instancabile attaccante, un vero lottatore in area di rigore. Divenuto mister di Juve Stabia e Cassino, da quest’anno allena la squadra granata con ottimi risultati. Terzo in classifica con una banda di giovanotti agguerriti che mettono tutto in campo e seguono alla lettera gli insegnamenti del Mister grazie anche alla sua lunga esperienza di calciatore.
Mister Rastelli a Portogruaro sta lanciando molti giovani classe ’90 -’92. Il segnale che Lei crede nei giovani?
“Si. C’è un progetto interessante che fa maturare i giovani. Io credo molto nelle loro capacità. 3-4 giovani interessanti stanno crescendo e maturano partita dopo partita. In un campionato difficile come il nostro credo possano essere di aiuto”.
La società e la realtà piccola sono un buon trampolino di lancio per i giovani?
“Credo proprio di si. I giovani hanno la possibilità di giocare con continuità, in un ambiente tranquillo e familiare senza l’assillo del risultato. Non ci sono pressioni e si dà il massimo sapendo di dover fare sempre qualcosa in più per mettersi in mostra”.
Che stimolo dà ai giovani affinchè possano emergere? Quale consiglio dà visto la sua esperienza di giocatore?
“L’apporto tecnico-tattico è fondamentale per un giovane che cresce e matura in un campionato come la Lega Pro. Ma credo che l’aspetto psicologico sia fondamentale per le motivazioni. Ogni giorno parlo con i giocatori per dare loro le motivazioni necessarie affinchè possano mettere in mostra il loro valore. Bisogna motivarli e credere nelle loro possibilità. Far capire anche che l’opportunità che viene offerta bisogna prenderla al volo visto il periodo di crisi. Fare sacrifici e lavorare con umiltà e passione”.
In Lega Pro si stanno affermando molti giovani tecnici ex calciatori come Dionigi, Toscano, Sottil. Crede sia un vantaggio?
“Aver giocato tanti anni aiuta tantissimo nella gestione dello spogliatoio e nella comprensione di giovani. Ma fondamentali sono vari aspetti quali il lavoro quotidiano. Io lavoro circa 12 ore al giorno per dare sempre il massimo ai miei calciatori. Con entusiasmo e passione cerco di essere sempre al top e dare loro certezza e anche un bel gioco. Nella vita non c’è nulla di scontato”.
Ci segnali qualche giovane calciatore promettente e dal futuro assicurato.
“Corazza, Bavena e Coppola stanno giocando con continuità e stanno mettendo in luce una grande qualità. In futuro Santandrea un centrale dalle grande prospettive può emergere e trovare spazio e De Sena può esplodere solo se ha maggiore continuità di rendimento. Ma credo che i primi tre possano trovare spazio in squadre blasonate e magari fare il salto di qualità”.
Mister, il terzo posto le rende onore. Crede di poter puntare in alto?
“Siamo partiti male ma piano piano abbiamo messo i tasselli giusti e ritrovato compattezza. Il nostro obiettivo rimane la salvezza. Ci sono 10 squadre più forti di noi ma i nostri punti sono meritati frutto del lavoro e della dedizione quotidiana. Ma sono realista e direi che finora abbiamo dato oltre le reali possibilità. Pertanto ho il timore di un calo fisico importante. Tante squadre si rafforzeranno a gennaio e credo che anche noi qualcosa faremo prendendo qualche giovane promettente per avere qualche cambio in più. Ma il nostro obiettivo rimane la salvezza il prima possibile e poi magari pensare alla zona playoff”.
Mister Rastelli il suo cammino in panchina è stato fin qui ottimo. Si aspetta una chiamata importante? Napoli?
“Io sono napoletano. Chi non sogna il Napoli? E’ normale che si cerca di migliorarci e si spera sempre che il nostro lavoro sia apprezzato dalle società e dagli addetti ai lavori”.
Come si vede da qui a 5 anni?
“Mi trovo benissimo a Portogruaro. Lavoro con persone serie e preparate in un ambiente ideale. So benissimo che le risorse sono limitate ma la società sta avviando un buon progetto con giovani promettenti e molto preparati. Non ho fretta di andare altrove. Prima è corretto che faccia la gavetta anche per maturare e crescere sempre maggiormente. Tenermi pronto per il salto di qualità con la massima convinzione e una maggior preparazione”.
Le ambizioni di una piccola realtà con un grande attaccamento alla società alla maglia al proprio destino sono le basi sulle quali poter far crescere giovani talenti. Rastelli con massima prudenza e grande attenzione cerca di dare continuità al lavoro fin qui svolto in un ambiente piccolo. Il lavoro che svolge quotidianamente lo porta ad essere una persona umile con le dovute precauzioni. E’ importante credere nelle proprie motivazioni e trasmettere l’adrenalina a dei giovani promettenti che possono aspirare a fare il salto di qualità. La gavetta ed il senso si appartenenza ad una società così importante credo siano fattori imprescindibili e basilari per il futuro di un mister talentuoso come Rastelli. Sognare di allenare la squadra del cuore e della propria città sia lo stimolo maggiore per ottenere sempre maggiori risultati. Un mister giovane ma con tanta passione per il calcio e l’aiuto della società sono tasselli importanti per il futuro del calcio italiano. Puntare su un progetto affidando il timone a mister giovani e volenterosi è la strada maestra da intraprendere. Lega Pro docet”
La Redazione
C.T.
Fonte: generazioneditalenti.com
Si ringrazia il sito amico generazioneditalenti.com per averci fornito questo prezioso articolo. Clicca qui per leggere l’articolo originale
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