La capitana della Nazionale forse non riuscirà a vedere le sfide europee. «Sarò a Praga e le partite dell’Italia vengono criptate dalla Rai all’estero. Proverò ad affidarmi alla tv di un altro paese», racconta Alena Seredova, la moglie di Gigi Buffon, il capitano che ha cominciato la marcia di avvicinamento agli Europei nel più amaro dei modi, con la notizia dell’inchiesta della Finanza sul trasferimento di un milione e mezzo di euro a un amico titolare di un’agenzia per scommesse a Parma. Una breve vacanza a Capri per l’attrice con i figli, aspettando gli Europei e parlando anche di cinema. «Vincenzo Salemme, Biagio Izzo, Eduardo Tartaglia: gli attori napoletani con cui ho lavorato e a cui sono rimasta molto legata».
Gigi in ritiro con la Nazionale aspettando la prima sfida contro la Spagna, Alena ospite dell’evento Capri Vip Champion.
«Sei anni fa ho assistito a tutte le partite degli azzurri ai Mondiali in Germania, stavolta gli spostamenti sarebbero più complicati perché non ci sono autostrade. Le vedrò da casa, satellite permettendo».
Il pronostico della capitana azzurra?
«Sarebbe bellissimo ripetere il 2006, ma la squadra non sta vivendo una situazione facile, un po’ per le polemiche e un po’ per gli infortuni. A proposito: come sta Barzagli? Ce la fa a recuperare?».
Le polemiche, le inchieste della magistratura: come sta, Buffon?
«L’ho visto un giorno, Gigi, prima che partisse con la Nazionale. A casa, con me e i bambini, non ci sono le pressioni del suo mondo».
Il mondo che regala emozioni differenti, dallo scudetto con la Juve alle inchieste della magistratura.
«Dio dà e toglie».
Cosa pensa di questa vicenda?
«La tempistica è stata preparata bene da qualcuno».
Un sospetto avanzato anche da suo marito e dai dirigenti della Juve.
«Ho visto Gigi in tv nell’amichevole con la Russia. È un uomo forte e non si fa condizionare da polemiche che sono decisamente inutili: tutta l’Italia potrebbe pensare ai cavoli propri, certe cose riguardano la vita di mio marito».
Anche lui dice che non deve spiegazioni su investimenti o prestiti.
«Cose sue, appunto. L’ho visto sereno, ha spalle larghe. Ma non so quando potrebbe arrivare l’ultima goccia».
La Nazionale, come sempre, punta su Buffon, san Gigi.
«Si gioca in undici e, se manca un tassello, il puzzle può rovinarsi. Non basta un calciatore, ne servono undici giocatori e in questo momento si fa di tutto per non farli stare sereni»,
Ha rimpianti per la carriera cinematografica messa da parte dopo il matrimonio?
«Non è stato un sacrificio, ma una mia scelta: perché avrei dovuto affidare ad altri il compito di far crescere i miei bambini?».
Dicono che il primogenito Louis Thomas, nome scelto dal papà in omaggio a Thomas N’Kono, mitico portiere del Camerun dell’82, prometta bene.
«Gli piace il calcio e ha talento. Non lo forzerei nè in un senso nè nell’altro, però sarebbe una carriera difficile: lo accompagnerebbe un costante confronto con Gigi e mi dispiacerebbe se ne uscisse perdente. Meglio altro. Il tennis, magari».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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