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Mimmo Carratelli: “Una vittoria per consacrarsi”

Il Napoli sale a Milano contro l’Inter nell’affascinante veste di sfidante di vertice e con l’etichetta riconfermata di anti-Juve. Messe da parte timidezze e scaramanzia, il Napoli gioca per lo scudetto. È avanti all’Inter di due punti (ecco che la partita diventa cruciale) ed è dietro la Juve di due. Nella partita di Milano, per la seduzione dello scenario di San Siro e il rilancio dell’Inter con Stramaccioni, il Napoli cerca una prestigiosa consacrazione. Dopo anni di patimenti, senza andare alle epoche antiche in cui era “proibito” vincere a Milano, la squadra di Mazzarri solo l’anno scorso ha sbancato San Siro con un memorabile 3-0 all’Inter. Nei quattro anni precedenti, il Napoli dell’era De Laurentiis aveva sempre pagato dazio nella trasferta milanese. Con 44 successi interisti e 14 pareggi, il 3-0 dell’anno scorso ha portato appena a otto le vittorie napoletane sul campo dell’Inter a conferma di una sfida sempre temeraria. Dopo il boom della Roma e la sorpresa del Siena a inizio campionato, il campo interista è imbattuto da cinque turni (4 vittorie, un pareggio) e la squadra di Stramaccioni si è esaltata andando a battere clamorosamente la Juve nella sua tana e aggiudicandosi il derby. E’ però in calo da quattro giornate (4 punti) per la stanchezza di molti protagonisti (Palacio,Milito, Zanetti, Cambiasso), ma recupera Cassano capace di “svegliare” le punte nerazzurre. Nel match di Europa League di giovedì ha risparmiato tutto i titolari ad eccezione di Cambiasso (90 minuti in campo, più di Inler), con Cassano e Nagatomo impiegati nella ripresa. Mazzarri ha fatto giocare Campagnaro, Maggio e Pandev per valutarne le condizioni, Inler e Cavani, smanioso di arricchire il bottino di capocannoniere europeo, risparmiando però a tutti, tranne Campagnaro, l’intera partita contro il Psv. In pratica, saranno “freschissimi” otto giocatori per parte, le intere difese (all’Inter mancherà Samuel, squalificato), una coppia di centrocampisti (Behrami e Zuniga, Zanetti e Gargano), una coppia di attaccanti (Hamsik e Insigne, Milito e Palacio). Ma nessuno sentirà la stanchezza perché il confronto è di quelli da tirar fuori tutta l’anima per vincerlo. Il Napoli ha appena riassestato il suo ruolino esterno con le due consecutive vittorie a Cagliari e a Marassi sul Genoa. Nelle due ultime partite in casa, l’Inter si è “arrangiata” con due autogol per battere il Palermo e pareggiare col Cagliari. In casa l’Inter segna poco, il Napoli segna poco in trasferta. Dettagli trascurabili perché le partitissime, e questa è una partitissima, ne prescindono. Il Napoli sembra avere più talento dell’Inter e una concretezza che ne irrobustisce il cammino. Basteranno il genio di Cassano a sparigliare i giochi e i colpi di testa di Ranocchia sulle palle inattive, segnatamente i corner, e gli inserimenti sotto porta di Cambiasso? Se non si distrae, il Napoli ha le capacità di bloccare le punte interiste, smontare la fascia dove corre Nagatomo e Cassano pennella i suoi assit e di avere il controllo del centrocampo. Le condizioni di forma di Cavani e Insigne sono di buon auspicio rispetto a Palacio e Milito. La sfida fra i due cognati, l’ex azzurro Gargano e Hamsik, avrà un sapore particolare. Bisognerà vedere chi farà la partita fra due squadre più a loro agio a giocare di rimessa. L’Inter sembra vulnerabile in velocità, ma ha un gran portiere (Handanovic). Sarà una serata di stelle filanti, oppure assisteremo a una partita tattica (più predisposta l’Inter del Napoli)? Chi aspetterà chi? Se il Napoli sta in salute potrà padroneggiare il match prendendo l’iniziativa. La partita è più “vitale” per l’Inter. Una sconfitta ne ridimensionerebbe l’ormai lontana serie delle sette vittorie consecutive. Un pareggio favorirebbe la Juventus di cui Inter e Napoli, giocando in serata, sapranno il risultato del pomeriggio. Per incendiare la testa della classifica, il pareggio sarebbe scoraggiante per le due concorrenti. Occorrerà gettare il cuore oltre l’ostacolo. Il cuore azzurro è grande. Si va a scoprire quant’è grande il cuore dell’Inter.

Fonte: Il Roma

La Redazione

M.V.

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