Annacquata l’adrenalina della partitissima dalla tempesta di pioggia abbattutasi su Napoli per venti ore. Rinviata la notturna con la Juventus. Città in ginocchio, stadio allagato. Non si gioca. Sessantamila tifosi sono rimasti a casa. Possibile il recupero del match mercoledì 14 dicembre. La partita cadrebbe fra la trasferta di Novara e la gara con la Roma al San Paolo. La Juventus vorrebbe giocare a fine mese, mercoledì 30. Non è una novità l’inagibilità del San Paolo per l’abbondante pioggia. Il nubifragio del settembre 2001 rese impraticabile lo stadio per cinque mesi. Il Napoli era in serie B. Giocò una gara a Cava de’ Tirreni e sette a Benevento. I danni, stavolta, non sono così pesanti e la sosta del campionato consentirà di rimettere in ordine l’impianto di Fuorigrotta. Il rinvio fa bene al Napoli che ora può respirare uscendo provato dai serrati impegni in campionato e in Champions. La “battaglia” di Monaco non avrebbe consentito a Mazzarri di schierare una squadra in piena efficienza contro la Juventus. Molti giocatori sarebbero risultati non al massimo della condizione avendo dato molto nella trasferta in Germania. La sosta interrompe il campionato e c’è tempo per recuperare le energie e gli infortunati (Gargano). Il torneo riprenderà con l’anticipo di sabato 19, di scena la Lazio al San Paolo. Poi martedì 22 il Manchester City a Fuorigrotta per il match decisivo in Champions. Una vittoria rilancerebbe gli azzurri al secondo posto del girone della morte aprendo le porte alla qualificazione per gli ottavi di finale. Un traguardo che è fortemente voluto dal presidente De Laurentiis.
Per la Juventus, che non gioca le coppe, il rinvio della gara di Napoli è certamente uno stop fastidioso. Lo si evince dalle dichiarazioni del dg Marotta. Rilanciata dalla vittoria di San Siro sull’Inter, la squadra bianconera è in piena salute, unica formazione imbattuta, galvanizzata da un campionato di testa dopo i tornei da settimo posto. Puntava al successo pieno, sostenuta da una condizione fisica brillante e dal gioco tutto-ritmo, pressing e assalti all’arma bianca “urlato” da Conte.
La Juve aveva preparato la partita nei minimi dettagli. Un successo a Napoli, dopo avere battuto Milan e Inter, l’avrebbe definitivamente designata candidata allo scudetto alla pari del Milan. Il Napoli rischiava. La pioggia ha cancellato il rischio. Gli azzurri devono riprendere a correre al San Paolo dove hanno già ceduto 5 punti. Ci sono posizioni da recuperare in classifica mentre, ferma la Juve, schizzano in testa Udinese e Lazio col Milan a un punto. Sta salendo anche il Palermo e sta venendo su la Roma.
La lotta per i primi tre posti, che varranno la Champions della prossima stagione, si annuncia durissima. Il Napoli deve rientrare nel giro di vertice. Tre sconfitte nelle prime nove partite sono troppe. Quattro punti nelle ultime quattro gare hanno frenato la squadra azzurra. Mazzarri la difende a spada tratta e respinge le critiche. Non c’è dubbio, però, che la “rosa” non è attrezzata per sostenere il doppio impegno campionato e Champions. L’impegno non manca mai, ma lo stress pesa sulla brillantezza della formazione azzurra. Due settimane di riposo e di allenamenti tranquilli faranno bene.
Fonte: Il Roma.net
La Redazione
M.V.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro