Settembre vero. Col debutto nelle coppe europee le prime verità sulle squadre italiane di vertice. Cinque match in quindici giorni, da qui alla fine del mese, tranne per la Roma che non gioca in Europa. Un vantaggio? E sarà uno svantaggio per la Juve che l’anno scorso, senza Europa, poté dedicarsi al campionato vincendolo? Ecco i primi esami. Quanti punti toglie l’Europa? Da sei a dieci, disse Mazzarri al tempo della Champions. Il Napoli pagò lo sforzo europeo contro avversari di rango (Bayern Monaco, Manchester City, Chelsea), ma aveva una “rosa” ridotta. In Champions la Juve avrà Chelsea, Shakhtar Donetsk e i danesi del Nordjaelland. Quanto mollerà in campionato? L’anno scorso, le giornate infrasettimanali rallentarono la Juve (imbattuta, ma 13 pareggi).
L’attesa è concentrata sulla squadra torinese. Abdicherà alla furia agonista per una gestione più “ragionata” della palla? Conte ha due, tre rincalzi per ogni ruolo. Ma è opinione generale che la Juventus non correrà a perdifiato come nel campionato scorso. Intanto, c’è un interrogativo su Pirlo dopo le prove grigie in nazionale. Ripeterà l’esaltante stagione passata? Se Pirlo dovesse “rallentare”, rallenterà tutta la Juve?
Andiamo agli impegni di settembre per le squadre dell’alta classifica. La Juventus è sotto tiro. L’esordio nelle coppe è il più duro (mercoledì 19 sul campo del Chelsea, campione d’Europa). Il campionato la vedrà impegnata in due confronti severi (martedì 25 a Firenze, sabato 29 con la Roma). Un settembre-verità.
In campionato, il Napoli ha uno scontro al vertice (mercoledì 26 Napoli-Lazio). In Europa League, l’incognita Aik Stoccolma e la formazione azzurra bis per non togliere energie al campionato. La Lazio, che in Europa League affronterà il Tottenham a Londra, ha un calendario nazionale equivalente al Napoli (unico scontro al vertice con gli azzurri). Ne approfitterà la Roma senza l’Europa? A fine settembre farà visita alla Juventus (ha già vinto a Milano contro l’Inter). I giallorossi hanno il calendario meno ostico a patto che Bologna, Cagliari e Sampdoria risultino avversari addomesticabili dalla formazione di Zeman. Inter (in Europa League) e Milan (in Champions) sono da scoprire.
Azzardando qualche previsione, è possibile che la Lazio correrà più di tutti, incalzata dalla Roma più che dal Napoli. Perderà il passo la Juventus che avrà i due confronti più duri? L’alta classifica di fine settembre potrà essere decisa dalle sfide dirette (Napoli-Lazio e Juventus-Roma). Ma non ci sono avversari facili sul resto del fronte. Proprio le gare non di cartello potrebbero riservare sorprese (Catania-Napoli, Sampdoria-Napoli, Genoa-Juventus, Cagliari-Roma, Chievo-Lazio).
Nel lotto di testa, dopo le prime delusioni, la Lazio di Pektovic ha guadagnato molti punti a favore (rivalutazione di Hernanes, i gol di Klose, la difesa ancora imbattuta). L’attacco della Roma vale quello del Napoli (5 gol). La Juve ha segnato una rete in più (e già due rigori a favore contro nessuno delle altre cinque squadre che la seguono in classifica).
Al Napoli mancano soprattutto gli abbonati (10.500), cinquemila in meno dell’anno scorso, più della metà meno degli abbonati della Juventus e della Roma, un terzo di quelli dell’Inter, la metà di quelli del Milan, settemila abbonati meno della Lazio e dell’Udinese, seimila meno del Genoa, tremila meno della Fiorentina. Tifosi delusi dalla campagna-acquisti? Pure, la maggior parte degli opinionisti pronostica il Napoli come l’anti-Juve. Un abbaglio o una speranza? Andiamo a vedere che cosa succederà in settembre. Avremo le idee più chiare.
Fonte: Il Napolista.it
La Redazione
M.V.
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