E’ fatta. L’Italia si sbarazza dell’Irlanda del Trap (2-0) con molta sofferenza, per mezz’ora all’inizio e nell’ultimo quarto d’ora, e sbarca nei quarti a Kiev dove domenica affronterà Francia o Inghilterra.
Si segna solo su corner, ma si segna. Il primo cross dalla bandierina è di Pirlo e Cassano di testa infinocchia Given e i corazzieri della difesa irlandese (34’). Il secondo cross è di Diamanti e Balotelli insacca con una spettacolare rovesciata (90’).
Non è stato facile. L’Irlanda è stata aggressiva per mezz’ora con l’Italia imbambolata. Abbandonato il 3-5-2, Prandelli tornava al 4-3-1-2 ma la squadra non si ritrovava, era confusa e gli irlandesi erano sempre più pronti sulla palla. Abate e Balzaretti esterni di difesa con Barzagli e Chiellini al centro, De Rossi restituito al centrocampo, coppia d’attacco Di Natale-Cassano. Ma non funzionava. Thiago Motta, anziché fare il trequartista si intruppava a centrocampo. L’Italia giocava con un 4-4-2 inedito. De Rossi non trovava la posizione, più avanti di Pirlo a sinistra, ma fuori dal gioco. Venivano avanti Abate e Balzaretti. L’Italia finiva col difendere a due con Chiellini in difficoltà su Doyle e Barzagli impegnatissimo da Keane.
Nonostante la maggiore sicurezza e l’ardore, l’Irlanda non arrivava mai al tiro. Chiudeva però la nazionale azzurra a centrocampo dandole spazio sugli esterni dove però le discese di Abate e Balzaretti non incidevano. Il gioco italiano passava sempre per i piedi di Pirlo, spesso con passaggi all’indietro (arretratissimo lo juventino), ed era un gioco lento, macchinoso. Pirlo stesso era poco preciso nei lanci. Avanti Cassano e Di Natale veniva anticipati.
L’Italia andava in sofferenza. La tensione, la necessità di vincere, l’assetto tattico nuovo erano altrettanti freni. Di Natale non aveva mai un pallone utile da giocare. Si muoveva molto Cassano. L’Irlanda era abile a scattare negli spazi con l’Italia che appariva vulnerabile in difesa (poco protetta). Due tiri di Di Natale (28’ e 30’) erano ribattuti in area dai difensori irlandesi. Ancora Di Natale alla ribalta su un lancio di Cassano. L’attaccante udinese svariava a destra, chiamava fuori dai pali Given, lo saltava, ma lo spiovente dell’azzurro veniva ricacciato davanti alla porta sguarnita da un difensore.
Ancora la crisi del gol. Ci sarebbe voluta una prodezza oppure un calcio da fermo, una punizione di Pirlo. Given deviava goffamente in angolo un tiro di Cassano e arrivava il gol. In magnifica elevazione, Cassano di testa infilava sotto la traversa battendo Given sul primo palo con Duff che ricacciava il pallone oltre la linea. Era gol, senza alcun dubbio (34’).
Finiva così la mezz’ora di sofferenza degli azzurri. L’Irlanda calava, migliorava leggermente la manovra dell’Italia. Marchisio era un dei più attivi. Ora gli azzurri erano meno incerti, finalmente aggressivi e primi sulla palla. Il tempo finiva col minimo vantaggio (due tiri, un gol). Buffon mai impegnato.
L’Italia si ripresentava nel secondo tempo con maggiore convinzione. Doveva però uscire Chiellini (56’ stiramento in un contrasto con Doyle), entrava Bonucci. Di nuovo c’era che De Rossi arretrava proteggendo meglio la difesa. C’era Diamanti per Cassano (62’) e il capellone del Bologna entrava in partita con grande decisione, assicurando all’attacco azzurro una veemente penetrazione sulla sinistra. L’Irlanda era viva a fiammate. Il primo tiro in porta era di Andrews, centrale, parato senza difficoltà da Buffon (59’).
L’Italia cercava il raddoppio con più insistenza ed entrava Balotelli per Di Natale (74’). Ma venivano fuori gli irlandesi contro il calo evidente dell’Italia che si ritraeva in massa a difendere. Anche Trapattoni operava i suoi cambi per rafforzare l’attacco (65’ Long per McGeady, 76’ Walters per Doyle, 86’ Cox per Keane). L’Italia visibilmente stanca subiva la pressione irlandese. Ma c’era un solo pericolo per Buffon: una punizione di Andrews non trattenuta dal portiere e Barzagli spazzava l’area (78’). Si giocava sul filo del minimo vantaggio e non era rassicurante. Un pari irlandese ci avrebbe fatto fuori.
Intanto, la nazionale del Trap restava in dieci (89’ espulso Andrews per proteste reiterate). E Balotelli allo scadere del 90’ assestava la mazzata decisiva. Una prodezza, sul corner di Diamanti, appoggiandosi a O’Shea e infilando in rovesciata il pallone del 2-0.
La Spagna, intanto, niente “biscotto”, batteva la Croazia (1-0). Classifica del girone: Spagna 7, Italia 5, Croazia 4, Irlanda 0. Con la prima vittoria in tre partite, l’Italia va ai quarti, imbattuta come la Spagna e la Germania. Sospiro di sollievo.
Fonte: Il Napolista.it
La Redazione
M.V.
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