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Mimmo Carratelli: “Il Napoli non infrange il tabù delle tre vittorie consecutive”

Il Napoli fallisce il primo en-plein per la ricorsa al terzo posto (Udinese +7) pareggiando su rigore col Bologna al San Paolo (1-1). Fallisce la terza vittoria consecutiva, un exploit che proprio non gli riesce. E’ rimasto catturato da un Bologna ben messo in campo, guidato da Pioli che ha confermato la sua imbattibilità nei confronti con la squadra azzurra.
E’ mancato Cavani in serata senza forza e senza guizzi. Hamsik a tutto campo nel primo tempo (vicinissimo al gol) gioca una ripresa con molti errori, dai corner battuti male ai dribbling persi. Inler gode di grande libertà a centrocampo, ma non incide. Dossena va ripetutamente al cross, ma la difesa bolognese ha sempre la meglio.
Si batte sino all’ultimo Pandev, il migliore degli azzurri. Col suo sinistro magico fa sponda, tenta passaggi filtranti, scambia, si propone per il tocco di ritorno. Non è in serata Maggio che cede il posto negli ultimissimi minuti a Vargas (debutto nel campionato italiano). La squadra si affanna, ma non riesce a smantellare il dispositivo di difesa del Bologna, sempre compatto, alto, pronto al rilancio. Il Napoli è anche stanco nel finale, rischiando due volte di perdere la partita.
Il Napoli è al gran completo (unico assente Lavezzi, in tribuna). Tenori in campo. Difesa titolare dopo l’esperimento in Coppa con Fernandez e Britos. Gargano riconquista lo scettro del centrocampo. C’è Dossena sulla fascia sinistra. Vargas in panchina.
Il Bologna di Pioli, che sente vicina la zona-retrocessione (a tre punti), è ben disposto su tutto il campo, difesa attenta, Mudingayi in grande evidenza (prima su Hamsik, poi regista del contropiede). Tre difensori di stazza, linea mediana a cinque con due esterni di difesa (Pulzetti e Morleo su Dossena e Maggio). A sorpresa, a centrocampo il ventenne francese Taider (Ramirez non in buone condizioni entrerà nei venti minuti finali). Due punte larghe, Di Vaio e Acquafresca che danno una gran mano in mezzo al campo.
Il Napoli parte all’attacco. Sa che con tre punti lancia l’assalto al terzo posto. Ma Gillet spegna sui piedi di Hamsik la palla-gol che potrebbe portare in vantaggio gli azzurri (10’). Il calcio crudele rovescia la situazione. Pulzetti, dopo due dribbling, si libera di Dossena e lancia in area dove Campagnaro manca in scivolata di intercettare il pallone che giunge ad Acquafresca, solo, soletto, a cinque metri da De Sanctis. Gol inevitabile (14’).
Il Napoli insiste molto a sinistra con Hamsik e Dossena. Pulzetti sbilancia in area Cavani e sembra rigore (25’). Il Bologna è tutto nella sua metà campo. Arretrano anche Di Vaio e Acquafresca. Il giovane Taider fa azioni di disturbo dappertutto. Mazzarri dirotta Gargano su Mudingayi per liberare Hamsik dalla morsa del congolese. Ma non ci sono spazi nell’area bolognese. Pandev arretra per iniziare la manovra, si sposta in continuazione, serve palloni interessanti. Uno squillo di Hamsik non ha effetto. Splendido “assolo” dello slovacco e botta per il gol deviata da Antosson (33’). Per tutto il primo tempo, il Bologna non s’affaccia più nell’area di De Sanctis.
L’attacco azzurro a tutto organico favorisce la resistenza bolognese che si attruppa e toglie spazio. Nel secondo tempo il Napoli è là che continua ad attaccare, ma non libera mai un uomo davanti a Gillet. Manca l’apporto di Cavani. In una azione confusa nell’area piccola di Gillet, dopo il corner di Hamsik, Cavani tocca per Pandev chiuso nella corta girata a rete e anche trattenuto da Morleo nella concitazione del gioco (54’).
Non si vede come il Napoli possa passare. Mazzari fa le prime mosse. Dentro Zuniga per Campagnaro (55’). Irrobustisce la spinta offensiva lasciando a Cannavaro e Aronica il presidio della difesa con l’appoggio di Maggio che arretra. Il Napoli colleziona solo calci d’angolo. Rischia dietro, ancora su una incursione di Pulzetti e Maggio deve salvare su Di Vaio pronto alla battuta davanti a De Sanctis (65’).
Un rigore salva mezzo risultato. Netto il braccio di Perez in area sul tocco di Inler e dal dischetto Cavani pareggia i conti (71’). Si va per la cavalcata finale. Pioli, con la squadra che ha dato molto, aggressiva, insistente nel pressing, cambia Acquafresca con Ramirez e Raggi con il difensore spagnolo Crespo (72’). Ramirez ha talento. Pioli, pur con l’intelligente partita difensiva, vuole tenere in allarme il Napoli e l’uruguayano è il tipo giusto. Esce Pulzetti (stiramento) ed entra l’ex azzurro Garics (75’).
Sono continui i falli del Bologna con Pioli nervoso che aveva contestato il rigore. Non hanno fortuna gli inserimenti di Pandev in area, il Bologna è chiusissimo nei suoi sedici metri. Mazzarri gioca il tutto per tutto con Vargas per Maggio (83’) e Lucarelli per Inler (88’). Il 4-3-3 fallisce perché manca il brio di Cavani, perché Vargas ha poco spazio e Pandev viene chiuso. Arretra Zuniga, quarto di difesa, e salva su Di Vaio nell’area azzurra (87’ assist di Ramirez). Il Bologna conclude il match all’attacco. Una debole deviazione di Di Vaio è annullata da De Sanctis (92’). Poteva finire peggio. Resta il pareggio che delude l’attesa. La ricorsa al terzo posto, nella giornata in cui l’Udinese perde, rimane a mezz’aria. Sono altri due punti persi in casa (e fanno 14 in totale). E’ stata una serata gelida in tutti i sensi.

Fonte: Il Napolista.it

La Redazione

M.V.

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