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Mimmo Carratelli: “Il Napoli fallisce a Catania con un uomo in più”

Mimmo Carratelli per “Il Napolista”

“Incredibile! Neanche in superiorità numerica per tutta la partita il Napoli riesce a violare il campo del Catania (0-0) dove non ha mai vinto in serie A (due vittorie in B). E’ stato un Napoli molle, impreciso, che facendo un giropalla lento ha avvantaggiato i siciliani chiusi in difesa con l’uomo in meno (2’ espulso Pablo Alvarez per fallo da ultimo uomo su Cavani).E’ stato un Napoli deludente che poteva schierare sette elementi freschi, risparmiati a metà settimana in Europa League. E’ stato lezioso e monotono, sprecando cross e calci piazzati. E’ mancata l’inventiva di Hamsik, è andato al piccolo trotto Inler, ha deluso Maggio, non ha dato molto Zuniga. Si è battuto Cavani alla sua centesima partita in azzurro. Pandev è apparso giù di corda.Il caldo non può spiegare la partita negativa degli azzurri, né la spiega totalmente la doppia linea difensiva del Catania costretto a difendersi in inferiorità numerica. Il Napoli la schiacciato i siciliani negli ultimi trenta metri e così non ha trovato varchi affollando tutto il fronte offensivo. E’ stato un attacco monotono, scriteriato, senza un guizzo. Mai la corsa degli esterni sino a fondo campo per il cross. Poco hanno potuto fare Insigne (46’ per Inler) e Vargas (65’ per Aronica) subentrati nella ripresa.Il Napoli non ha mai avuto la velocità necessaria per fare saltare l’attento e munitissimo dispositivo difensivo del Catania. Andujar ha dovuto fare due sole parate (43’ su Cavani, 70’ su Hamsik). Il Napoli è stato incapace di tirare da fuori area. Sempre in ritardo nell’esecuzione Inler e Dzemaili, Zuniga, Hamsik. Per poco non c’è scappata la beffa nel finale quando Gomez ha avuto due palle-gol (86’ miracolo di De Sanctis, 89’ palo!).S’era messa subito in discesa con l’espulsione di Pablo Alvarez. Il Catania si schierava col 4-4-1 arretrando Biagianti esterno destro di difesa e lasciando il solo Bergessio in avanti. Lodi doveva badare alla copertura  e non ha mai potuto innescare il contropiede se non nei minuti finali. Si affannavano Bergessio, Barrientos e Gomez a coprire. Poi Maran ha rinunciato a Barrientos facendo entrare Bellusci (22’), esterno destro di difesa di ruolo. Il Napoli giocava costantemente nella metà campo siciliana. Ma aveva un atteggiamento sufficiente, giocando palla lentamente, come se fosse sicuro che in qualche modo, con l’uomo in più, alla fine avrebbe segnato. Invece, niente.La partita difensiva del Catania è stata generosissima, ma aveva di fronte un Napoli senza inventiva e senza ritmo. Maggio e Zuniga non sfondavano sulle corsie, Hamsik inutilmente più a ridosso di Cavani, Pandev non riusciva a essere brillante, Inler non cercava mai la soluzione dalla distanza e così Dzemaili. Il Catania aveva modo di spazzare l’area sull’ultimo impreciso passaggio degli azzurri. Filavano fuori bersaglio le conclusioni di Pandev (17’), Dzemaili (23’ e 28’), Cavani (35’). Ma erano tiri affrettati.Il Napoli è caduto subito nella fitta rete difensiva del Catania e non l’ha mai lacerata. Per tutto il primo tempo, il Catania si affacciava nell’area azzurra un paio di volte (40’ colpo di testa fuori di Spolli, magnifica occasione). Forse il Napoli pensava che nella ripresa il Catania sarebbe calato e, invece, la squadra siciliana non ha mollato mai. Se nel primo tempo l’unica conclusione apprezzabile era stata di Cavani (43’ Andujar non tratteneva il pallone, ma i compagni spazzavano via), nella ripresa l’unico vero tiro era di Hamsik (70’ ancora Andujar non tratteneva ma la difesa buttava lontano il pallone).Il Catania si esaltava nel suo eroico fortino. L’ingresso di Insigne (46’ per Inler), con i primi guizzi del ragazzino, dava l’impressione che il Napoli potesse trovare finalmente il modo di sfondare. Ma su Insigne andavano in due e molti spunti di Lorenzo venivano stoppati. Per giunta, il ragazzo non trovava una collaborazione efficace dai compagni. Entrava anche Vargas (65’) quando Mazzarri rinunciava a un difensore (Aronica) visto che il Catania difendeva anche con gli attaccanti. Tutto inutile. Se Insigne produceva qualche apprezzabile giocata, Vargas lottava senza successo mettendo a segno solo un colpo di testa deviato in angolo da Legrottaglie (79’). Fuori anche il deludente Maggio per Dossena (83’) con Zuniga che si spostava a destra. Ma era tutto inutile. Calava Cavani, scompariva Pandev, non aveva più genio nella lampada Hamsik (se mai ne avesse avuto prima). Era un Napoli impotente che si consegnava a un mediocre pareggio. Nel finale, il Catania, col morale a mille, tentava addirittura la sorpresona. Due lanci di Lodi proiettavano Gomez a rete. Nella prima occasione, Gomez saltava Cannavaro e tirava a botta sicura, De Sanctis era strepitoso (86’). Nella seconda occasione, Gomez colpiva il palo basso alla sinistra di De Sanctis (89’).Il Napoli incarta un pareggio senza gloria e, mercoledì sera, dovrà guardarsi dalla Lazio al San Paolo. Salva il secondo posto, allontanandosi di due lunghezze dalla Juve, ma a Catania ha fallito un’occasione più che favorevole”.

La Redazione

P.S.

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